venerdì 11 gennaio 2013

59. HaRaHe'eL (dall'11 al 15 20 Gennaio)

HaRaHe'eL ( dall'11 al 15 Gennaio)è il terzo raggio angelico nel Coro mercuriano degli Angeli Arcangeli guidato dall’Arcangelo Michele. L'Angelo dei conflitti; ogni bambino nasce principe, erede di un universo, poi gli insegnano a ridimensionarsi. A casa a scuola lo plasmano in modo che si inserisca, come una nuova tesserino nel mosaico dell'immagine del mondo in cui si sono rassegnati quelli nati prima di lui; HaRaHe'eL è l'angelo dei bambini che proprio non vogliono rassegnarsi come i loro insegnanti; le lettere di questo nome angelico significano:
(H): l'invisibile, lo spirito, l'energia creatrice, energia spirituale dell'aldilà;
(R):il tragitto il condurre, aprire un percorso;
(H): l'esistenza,la legge le istituzioni.
La formula descrive " un impulso a portare all'esistenza cose ancora invisibili", esorta ad andare altrove, dove "Altrove " potrebbe significare NELLA PROFONDITA' DI SE STESSI; OPPURE : tra i pochi che mi vogliono veramente bene. ( questa prima breve descrizione tratta dall'Agenda degli Angeli si può sintetizzare negli argomenti trattati oggi da Igor nel suo seminario sulla psicologia degli Angeli).
Io faccio fluire dall'invisibile al concretissimo, sono un canale che porta dall'infinito al finito; c'è un discorso di Martin Luther King I have a dream che è perfetto ( è nato sotto questo Arcangelo); una professione consigliata per questi Angeli è lo scopritore di talenti, io guardo la dove nessuno vede, apre le porte al mondo che tutti vedono e che è retto dalle legge del commercio e del denaro; la trasformazione di qualsiasi idea in struttura concreta, esempio fondatore di una casa editrice; il problema di questi Angeli e in qualche modo inombrato nel Vangelo esempio una caratteristica della nascita di Gesù è all'opposto di Pinocchio, quest'ultimo ha solo il papà, non ha la mamma, Gesù ha solo la mamma non ha il papà, tutti e due hanno a che fare con la falegnameria, tutti e due hanno dei problemi con il legno, uno è fatto con il legno, l'altro finisce con il legno; in entrambi i casi c'è un genitore che manca, in qualche modo HaRaHe'eL zoppica, il suo rapporto con la generazione precedente è difficile; gli unici problemi di questo angelo e che deve solo trasformare l'invisibile al visibile, ma non deve avere problema con la generazione precedente, questo ponte deve essere sgombro,non ci deve essere nessuno che interferisca su questa scoperta; il genitore che prima che l'HaRaHe'eL nascesse era già solido è un ostacolo, e questo Angelo deve liberarsene deve venirne a capo; in questa tipologia di Angelo la lotta con i genitori è fortissima in profondità.Se io mi affaccio sull'aldilà e da li porto qualcosa che tutti quanti possono utilizzare io romperò le scatole a qualcuno, in questo senso si può intendere io dall'invisibile porto qualcosa che le istituzione sono in grado di bloccarmi, per cui devo essere bravo a portare qualcosa che le istituzioni non siano in grado di bloccare. Si hanno così due tipi di HaRaHe'eL, quello che non cede alle istituzioni, tipo opposto ( Andreotti che realizza lo schema in modo più intrigante nell'invisibile, io traggo spunti, impulsi, alleanze forze per poter agire nelle istituzioni) dentro di me c'è una forza spirituale altissima che vorrebbe manifestarsi, ma che le istituzioni bloccano, e io interiorizzo queste istituzioni e blocco questa forza.
Il nome di Harahel significa “Dio onnisciente".

l dono dispensato da Harahe'el è la RICCHEZZA INTELLETTUALE.
Si tratta della vitalità mentale che dà la determinazione a conoscere l'essenza delle cose, della vita e degli esseri, per acquisire conoscenza e coscienza, senza porsi limiti (he-resh-heth).
E' un'energia angelica molto attiva, ritenuta fra tutte la più produttiva. La fecondità che dispensa proviene dalla congiunzione delle energie di Mercurio e di Giove, che egli governa nel proprio Coro. Harahel dona ai suoi protetti le potenzialità di un'intelligenza onnipotente e facilità nella diffusione intellettuale; talento nella matematica e nell'amministrazione; buon carattere, onestà e saggezza. Protezione dal fuoco e dalle esplosioni. Buona ripresa dalle malattie e longevità. L'individuo da lui protetto che gli si affida, perciò, apprenderà facilmente e potrà ottenere successo nelle attività intellettuali e materiali. Avrà attitudine sempre positiva e diffonderà il bene, la bellezza e la verità. Tramite l'invocazione è possibile ottenere apertura mentale e coraggio, fecondità nei soggetti sterili (e conseguenti nascite di bambini), rispetto filiale, successo nelle attività borsistiche e bancarie e in ciò che attiene all'oro e ai preziosi. Il successo dipende naturalmente dalle capacità individuali di ognuno, ma la preghiera all'Angelo dà la possibilità di concretizzare le capacità, i talenti, i desideri e i progetti.

Qualità di Harahel e ostacoli dall'energia "avversaria"
Le qualità sviluppate da Harahel sono intelligenza, senso della gerarchia e rispetto dei superiori, bontà, lucidità di fronte al denaro, piacere di istruire gli altri. L’Angelo dell’Abisso a lui contrario si chiama Halan e rappresenta l'azione sterile. E' nemico della cultura e causa avvenimenti distruttivi o funesti per la ricchezza. Provoca attività inutili e vane, rigidità, incendi, fallimenti o dilapidazione dei patrimoni. La preghiera al proprio Angelo (o la meditazione sul rispettivo "Nome di Dio") difende i nati in questo periodo dal cadere in questi rischi e difetti, salvando dalla sterilità mentale, dall'aberrazione intellettuale, da rovina e perdite.

Meditazione associata al Nome: cordone ombelicale
L'intuizione su cui meditare è che ogni gesto cattivo, o che crea danno, determina in noi un immediato "ritirarsi" della Luce interiore. Possiamo ottenere qualunque vantaggio materiale, ma se l'azione che ce l'ha fatto ottenere è ingiusta verso il mondo, che noi ce ne rendiamo conto o no, ne ricaveremo un malessere interiore che si manifesta come "oscurità". La stessa cosa avviene se ci lasciamo andare alla sfiducia, al pessimismo, al vittimismo che rende inclini alla depressione. La vibrazione di questo Nome resttuisce la connessione con la fonte della luce. La meditazione che vi è associata si chiama "cordone ombelicale". Meditazione • Ora, concentrando la tua visione sulle lettere ebraiche della radice del Nome, senza pensare ad altro, respira e, lasciandoti permeare profondamente e a lungo dal suo significato, pronuncia questa intenzione: creo un cordone ombelicale con l'energia divina, garantendo la costante presenza di un balume di Luce nella mia vita, che sempre mi soccorrerà nei momenti di oscurità.

Esortazione angelica
Harahel esorta a realizza senza smarrirsi l'esperienza della ricchezza, come elemento prezioso nell'ingranaggio cosmico purché non sia volta a fini troppo personalistici e egoisti. Invita a invocare la sua energia per ottenere il successo materiale; a rispettare i beni conseguiti, a non dilapidare i patrimoni materiali e culturali, a non disperdere se stessi in passatempi inutili.

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