YaHeHe'eL ( dalla sera del 25 alla mattina del 30 Gennaio) L'Angelo delle altre dimensioni; Iahhel, o Iah-hel, o Yahehe’el è il 62esimo Soffio; è il sesto raggio angelico nel Coro mercuriano degli Angeli Arcangeli.
Può darsi che ha un certo punto delle vostre scoperte avvertiate un desiderio di...non sapete cosa: diciamo vagamente un desiderio di aldilà, magari vi sarete chiesti: cosa c'è al di là di tutto quel che si può sapere, e che dunque, si può anche superare? E avrete avuto la sensazione che quel al-di-là non sia poi tanto lontano, ma che una forte resistenza impedisca di darci un occhiatina. Se vi è capitata un esperienza simile, sapete già molto dell'Angelo di questi giorni, con le sue due (H), che simboleggiano una dimensione tutta spirituale, al di là della realtà visibile, il simbolo della quale è la lettera (Y).
YaHeHe'el è una evoluzione del precedente Arcangelo, Io vedo, io considero solo ciò che è super spirituale, oppure la mia vista è bloccata da un eccesso di spiritualità, o ancora meglio io ho il binocolo spirituale per vedere il mondo dello spirito, tradotto in pratica cosa vuol dire: immaginate un palloncino molto in alto e molto grande legato a terra da un nodo abbastanza fragile su un chiodo, quando nessuno lo guarda il palloncino, farà di tutto per slegarsi e sparire dalla vista degli altri; finchè sta lassù , si sentirà sempre legato a terra, ma comunque non starà malissimo, ma vorrebbe stare più su è un veggente; purtroppo i nati sotto questo angelo tendono a stare più giù , per non far dispiacere agli altri che gli domandano se si sentano un po' isolati; per non far dispiacere agli altri scendono per un pò giù per fare vedere che sono normali, gli riesce malissimo, perchè quando questo palloncino arriva a terra cominciano a fingere, quando comincia a fingere va contro la sua più grande propensione, quella di essere alla ricerca della verità assoluta; fingendo può essere che trovino un partner sulla terra, e sposata questa persona non possono far altro che disprezzarla profondamente per due motivi:
primo perché non si è accorto della finzione, secondo perché è con i piedi per terra, e loro hanno trascorso la loro vita in una finzione, accanto a qualcuno che gli ha addirittura accorciato lo spago, e naturalmente le tensioni sono fortissime.
In questa prospettiva la vita degli YeHeHe'eL, è un infelicità profondissima che può diventare anche feroce, non sopportano la finzione; che possibilità hanno allora: salire in alto, restare lassù e puntare più in alto possibile? SI perché stanno molto bene quando si trovano con alti palloncini tali e quali a loro, però devono avere il coraggio di essere se stessi, e di solito c'è la fanno, basterebbe che fosse assurdamente se stesso, perchè è toppo per aria, non gli interessa nulla che sia materiale, sono aldilà, sono delle radio che percepiscono dall'aldilà le informazioni che non sono traducibili in parole;
potrebbero per un pò fare gli insegnanti dei bambini, perchè i bambini sono più in alto degli adulti e possono capire meglio le cose che sono in cielo, qualsiasi cosa si intenda per cielo , dalla fisica, all'astronomia, alle fiabe; però ben presto si accorgerebbero che tutto quello che riesco a dire e falso terribilmente falso, per cui lascerebbero volentieri l'insegnamento; e cosa farebbero??? niente, lasciati a se stessi non farebbero niente, farebbero i guru ( ma non quelli che insegnano agli altri) che magari aspettano che arrivi fino a quella roccia in mezzo alla giungla, un discepolo che rimanga in silenzio per 4 / 5 anni prima di dire qualcosa; ( quel tipo di guru); ci sono quelle persone che han trovato, una possibilità di adeguarsi al resto dell'umanità, per poco, per esempio Luis Carol ( Alice nel paese delle Meraviglie) io parlo con Alice, gli adulti non mi interessano sono fuori; e di cosa parlo? Di un mondo incredibile, che è solo un millesimo del mondo che io potrei dire, perché d'altra parte Luis Carol non faceva solo lo scrittore per bambini, era anche un matematico notevole, per cui la sua mente spaziava in tante direzione; era solo l'interesse di questa mente straordinaria per quelli che sono tanto grandi come i bambini, per comunicare perché con i bambini e gli animali io parlo; un super Yahehe'el è Mozart, è perfetto nel senso che comincia da bambino a comporre, per tutta la vita continuerà a farlo ed ha accanto quella simpaticissima persona che è Leopold ( il papà) che si occupa di tutto e due anni dopo che il papà è morto si perde e muore anche lui perché non ha nessuna possibilità di mettere i piedi per terra; non gli interessa, anche se l'avesse avuta non gli sarebbe comunque interessata, perché era talmente bello comporre ed eseguire vivere del teatro, che il resto non conta nulla; ci sono tante professione che sono per aria:tutto quello che invenzione, creatività, tutto quello che è ricerca, l'importante è che siano per aria sul serio e che ci sia qualcuno a canto a loro che controlli che abbia chiuso la macchina, che abbia chiuso il gas perchè altrimenti questi sono spacciati.
Il nome di Iahhel significa “Dio supremo".
Il dono dispensato da Iahhel è il SAPERE; o il DESIDERIO DI CONOSCERE.
Dice la Tradizione che Iahhel aiuta ad acquisire saggezza, protegge i filosofi e tutti coloro che vogliono ritirarsi a vita contemplativa per seguire studi contemplativi e filosofici. Ma, governando nel suo Coro le energie venusiane, e dispensando anche quelle mercuriane proprie del Coro stesso, questo angelo concede contemporaneamente la ragione e la sensazione, qualcosa che può esprimersi, come dice Haziel, in "un'intelligenza pratica posta al servizio della Bellezza", oppure capace di trarre frutto (cioè gioia o ricchezza, o entrambe) dalla bellezza, oppure dal sapere: per esempio lavorando con l'educazione, con l'arte, la musica, o con la natura. Inoltre non favorisce solo l'appagamento nella solitudine, ma anche l'unione: secondo Haziel, infatti, favorisce, addirittura suscita, la formazione di associazioni e gruppi. Grazie a lui il soggetto saprà trovare la forma logica per istituirli, il modo di far coincidere gli interessi di molteplici personalità. L’influsso esercitato da questo Angelo farà sì che le esperienze derivanti dalle associazioni (comprese quelle intime come il matrimonio) elargiscano frutti saporiti, ossia sfocino in risultati positivi. Il suo protetto pronuncerà discorsi o scriverà testi favorevoli all’unione di tutti. Avrà un’intelligenza particolarmente idonea a capire le persone e gli avvenimenti, e anche capace di individuare ciò che può condurre all'affermazione personale. L'angelo dispensa dunque intelligenza, bellezza e ricchezza, doni che non si potranno manifestare nei casi in cui la Volontà Umana rifiuti gli stimoli da lui offerti: ma se i suoi protetti porranno la loro azione al servizio di un progetto positivo, avranno successo sicuro e otterranno una vita serena in cui saranno amati teneramente.
Qualità di Iahhel e ostacoli dall'energia "avversaria"
Le qualità sviluppate da Iahhel sono sentimento, saggezza, comprensione del potere del pensiero, amore e fedeltà coniugale, moderazione, amore della tranquillità e della solitudine. Spiccato senso del dovere e capacità di adempiere agli impegni; conoscenza del valore dell’esistenza, successo nelle carriere didattiche.
L'angelo dell’Abisso a lui contrario si chiama Aporménos e rappresenta l'ansia e il sospetto. Causa gli sconvolgimenti degli eventi, del corpo e dello spirito che ostacolano una vita tranquilla: impedimenti, scandali, malattie, depressioni.
Meditazione associata al Nome: genitore-maestro
La Verità da conoscere, connessa a questa meditazione, è che i figli non appartengono ai genitori, né gli allievi ai maestri: essi ci sono affidati in un rapporto che deve essere per noi occasione di evoluzione, e nel quale anche noi impariamo da loro. La posizione di genitore e di maestro, soprattutto, dà l'occasione di essere Luce per coloro che devono e possono imparare da noi: ma la Luce non si manifesta tanto nelle esortazioni teoriche, quanto nell'esempio pratico, nella capacità di essere per gli altri vere ispirazioni.
Meditazione: ora, concentrando la tua visione sulle lettere ebraiche della radice del Nome, senza pensare ad altro, respira e, lasciandoti permeare profondamente e a lungo dal suo significato, pronuncia questa intenzione: metto a tacere il predicatore che è in me. Farò trasparire e parlare il Maestro che è in me attraverso le mie azioni.
Esortazione angelica
Iahhel esorta a riconoscere che tutto nasce dalle idee ed è fecondato dai sentimenti. In noi stessi è presente il seme che può far concretizzare ogni cosa; spetta a noi irradiare Luce e manifestare il Bene.
lunedì 28 gennaio 2013
62. YaHeHe'eL ( dalla sera del 25 alla mattina del 30 Gennaio)
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