giovedì 27 dicembre 2012

56. PuWiY'eL (dalla sera del 27 al 31 Dicembre)


PuWiY'eL ( dalla sera del 27 al 31 Dicembre) è il 56esimo Soffio e l'ottavo raggio angelico nel Coro venusiano degli Angeli Principati, è un angelo un po particolare poichè sta nella torre senza uscire mai e se esce si ammala ( Sibaldi lo definisce come la " Principessa sul pisello"), è specialista di epidemiologia; altra sua caratteristica è che ha 2 gemelli ( HaSiY'eL dal 1 al 5 Maggio e YaBaMiYaH dal 6 al 11 Marzo) vengono anche definiti gli Angeli dei Rè.
La radice ebraica FW esprime il soffiare , e l'animo dei fuwieliani ha tutti gli elementi di ventosità, vastità, libertà, velocità,discontinuità,multiformità, inesauribilità, e delicatezza e forza che periodicamente si alternano.
Hanno il compito di essere,capire, di fare, di sentire sempre più ampiamente gli altri, e di donare perciò sempre ispirazioni ( anche " ispirare" vuol dire smuovere, da dentro, l'aria che prima era immobile).
E' L'Angelo del Vento, Il nome di Poyel significa “Dio che sostiene l'Universo"

Il dono dispensato da Poyel è l'insieme costituito da TALENTO, FORTUNA e MODESTIA.

Questo angelo è considerato latore dei doni della Provvidenza: domina sulla fortuna, la speranza e l'ottimismo. Poyel concretizza le energie della Luna, le forze inconscie che formano le immagini della nostra interiorità, ed è l'Angelo più generoso e seducente, assegnato a coloro che ne hanno meritato la guida agendo bene nelle vite precedenti. Egli offre ai suoi protetti i doni più preziosi, recando in sè le energie di Venere (Bellezza e Salute), di Urano (Amore) e di Giove (Abbondanza e Potere). Tutto questo è offerto a queste anime perché esse possano proiettarlo all'esterno, facendo partecipi gli altri della loro piena realizzazione. Secondo Haziel questo Angelo elargisce a pioggia un’autentica profluvie di ricchezze, bellezza e armonia, tramite la fonte ineffabile dei nostri sentimenti; egli d’altronde ha il compito di sbloccare sentimenti cosmici, per metterli a disposizione dell’individuo. Questi pertanto sarà educato, raffinato, compito, non per costrizione o formazione, bensi’ per un suo modo di essere innato (...); darà prova di notevole perizia in tutte le attività nelle quali i sentimenti costituiscono un fattore di portata determinante; sarebbe errato, tuttavia, parlare in termini di vocazione, giacché la Volontà del soggetto sarà in qualche misura orientata dalla forza dell’amore irraggiata da un Angelo mirabile quale è Poyel. 
Ma, aggiunge, l'azione dell'angelo potrà essere ritardata da qualche attaccamento che àncora la persona al mondo interiore delle sue radici o dell'infanzia; soprattutto alla madre, a cui questi nati potranno rivolgere un amore così intenso da creare un ostacolo all'aprirsi verso l'esterno, all'amore adulto. La preghiera a Poyel è lo strumento in grado di sbloccare questi sentimenti. Secondo Sibaldi questo blocco si può anche descrivere come una paura di affrontare la bruttezza del mondo, e rappresenta invece lo sprone a guardare più profonsamente in se stessi. 
Sappiamo che secondo la Kabbalah tre versetti dell'Esodo (ciascuno composto da 72 lettere), celano il codice dei 72 Nomi di Dio; e precisamente i versetti 19, 20 e 21 del capitolo 14. Riguardo alle origini delle lettere nel trigramma-radice di questo Nome, peh-waw-yod, la Peh (bocca) proviene da: "Anche la colonna di nube che li precedeva si mosse e dal davanti passò indietro" (Esodo, 14, 19). La Vav (gancio) viene da (Esodo, 14, 20): "venendosi a trovare fra l'accampamento degli Egiziani e quello di Israele"; mentre la Yod (mano) proviene da (Esodo 14, 21): "e l'Eterno, durante tutta la notte, ritirò (prosciugò) il mare con forte vento da Oriente". Il rebus formato da queste 3 lettere, in relazione alla loro origine, dà l'immagine del controllo delle emozioni. Questi segni suggerisono inoltre che questo angelo ispiri la parola che conforta (interpr. Muller-Baudat).

Qualità di Poyel e ostacoli dall'energia "avversaria"
Le qualità che sviluppa Poyel sono tutte quelle derivate dalla modestia e dalla moderazione; semplicità, sicurezza, una consapevolezza dei propri limiti, l'umiltà capace di espandere la conoscenza e andare in aiuto agli altri. Dona la capacità di dominare i propri lati oscuri; elargisce buonumore, ottimismo, allegria; carattere conciliante, portatore di pace e tranquillità. Concede amore, salute, ricchezza, erudizione, senso dell'umorismo. L’Angelo dell’Abisso a lui contrario si chiama Igurim e rappresenta il blocco, l'immobilità. Causa orgoglio, ambizione smisurata, noncuranza, pessimismo, paura; situazioni bloccate.
Meditazione associata al Nome: dissipare la rabbia
La meditazione associata a Poyel si chiama “dissipare la rabbia". Secondo la Kabbalah, infatti, questo Nome fornisce lo strumento meditativo più efficace per liberarsi di riferimenti, persone o situazioni che, come idoli che incatenano, dominano il nostro comportamento facendoci sentire compressi. Meditazione • Ora, concentrando la tua visione sulle lettere ebraiche della radice del Nome, senza pensare ad altro, respira e, lasciandoti permeare profondamente e a lungo dal suo significato, pronuncia questa intenzione: invocando il potere di questo nome rimuovo il potere e il fascino degli idoli che controllano il mondo. Dal mio cuore purificato dalla rabbia ora sgorgano la mia felicità e la pace della mente. 

Esortazione angelica
Poyel esorta a rendere partecipi gli altri e il mondo delle proprie ricchezze interiori: a cercare in sè le forze inesauribili che scaturiscono dalla fiducia e dall'amore e a effonderle, in azioni e parole nel mondo, come fa la fonte che dona la propria acqua. 

Il vento soffia dove vuole, e ne senti la voce ma non sai da dove viene e da dove va. Così e chiunque sia nato dal Vento. ( Giovanni 3,8)

sabato 22 dicembre 2012

55. MeBaHiYaH (dalla sera del 22 alla mattina del 27 Dicembre)


MeBaHiYaH ( dalla sera del 22 alla mattina del 27 Dicembre) è il 55esimo Soffio e il settimo raggio angelico nel Coro venusiano degli Angeli Principati,Si tratta inoltre di persone ambiziose in senso positivo, in grado si portare a buon fine i loro progetti con silenziosa ponderazione - (MaBHiYL) significa " allarmante" ; (MaBHiYQ) signofica " splendente" è l'angelo che congiunge in noi queste due qualità, se non abbiamo timore di scandalizzare i nostri conoscenti. Splendente è, infatti, ciò che manda più luce di quanta se ne veda di solito; è allarmante è ciò che contrasta con i modi di vita consueti.
L'energia mebaiana fa accorgere che, quanto meno pensiamo al denaro, tanto più diritta è la strada che conduce alla scoperta di noi stessi e alla nostra riuscita in ogni campo. E' un totale ripensamento al concetto di "vittoria"; 
sul concetto di vittoria ognuno di noi dovrebbe soffermarsi ed intenderne il reale significato, poiché è senza dubbio un vero insegnamento per la nostra vita.
Questo Angelo annovera grandi Maestri quali Gesù, Dioniso, Horo e c'è una personaggio che mi stà particolarmente a cuore Carlos Castaneda ( Tu sei così come sei, perché ti dici che sei appunto così).
Il loro nome significa anche "Dio eterno".

Il dono dispensato da Mebahiah è la LUCIDITA' INTELLETTUALE.
Mebahiah domina sulla morale e ispira un comportamento esemplare. Dice Haziel che questo Angelo stimola l’esteriorizzazione dei pensieri più nobili dell’individuo, quelli che egli stesso avrà elaborato. Ciò significa che la bellezza dei suoi pensieri dipenderà direttamente dalla qualità delle sue riserve mentali interiori. Se infatti il suo intelletto (ovvero il suo Corpus mentale) fosse colmo di contenuti mediocri o tetramente ambigui, l’Angelo stenterebbe a pervenire a esiti soddisfacenti. Ma colui che gli si affida pienamente si esprimerà con grazia e cortesia, e alla fine saprà estrarre dal Pensiero Divino (infuso dall’Angelo) la parte più preziosa; egli possiede il dono dell’immagine, ed il suo eloquio sarà percorso da esempi che faciliteranno la comprensione delle idee. Saprà dunque esprimersi con la parola e col ricorso ai simboli. In altre parole, che facciano i giornalisti o i politici, i protetti da Mebahiah potranno avere ascendente sui loro simili e, se metteranno l'intelligenza e il pensiero al servizio della verità e di progetti importanti, otterranno da lui piena riuscita. L'unione delle energie venusiane e mercuriali, infatti, fà si che l'energia di questo angelo porti fecondità (Venere) ed eloquenza (Mercurio); aiuta a lasciarci guidare dalla Grazia; infonde idee chiare e la capacità di regolamentare i desideri. Concede la facoltà di giudicare con lucidità e intelligenza accogliendo nuovi concetti senza pregiudizi.
Sappiamo che secondo la Kabbalah tre versetti dell'Esodo (ciascuno composto da 72 lettere), celano il codice dei 72 Nomi di Dio; e precisamente i versetti 19, 20 e 21 del capitolo 14. Riguardo alle origini delle lettere nel trigramma-radice di questo Nome, mem-beth-he, la Mem (pesce) proviene da: "Anche la colonna di nube che li precedeva si mosse e dal davanti passò indietro" (Esodo, 14, 19). La Beth (casa) viene da (Esodo, 14, 20): "venendosi a trovare fra l'accampamento degli Egiziani e quello di Israele"; mentre la Hé (finestra) proviene da (Esodo 14, 21): "e l'Eterno, durante tutta la notte, ritirò (prosciugò) il mare con forte vento da Oriente". Il rebus formato da queste 3 lettere, in relazione alla loro origine, dà l'immagine della stabilità. questi segni suggerisono inoltre che questo angelo ispiri idee luminose (interpr. Muller-Baudat).

Qualità di Mebahiah e ostacoli dall'energia "avversaria"
Le qualità che sviluppa Mebahiah sono creatività fisica e spirituale, ottimismo, comunicativa, riflessione prima dell’azione; spirito caritatevole e generoso; forza morale. Concede consolazione ed esaudisce coloro che desiderano avere figli. L’Angelo dell’Abisso a lui contrario si chiama Maggid e rappresenta la diffidenza infondata. E' nemico della rettitudine, ispira rifiuto della visione interiore e della spiritualità; causa bestemmia, menzogna, ipocrisia, volgarità, frode.
Meditazione associata al Nome: pensiero in azione
La meditazione associata a Mebahiah si chiama “pensiero in azione”. Secondo la Kabbalah questo Nome fornisce lo strumento meditativo più efficace a contrastare quei blocchi per cui i nostri pensieri non si realizzano mai e vengono rimandati; l'entusiasmo si spegne; o semplicemente ci arrendiamo; si rivela dunque estremamente utile per le persone che vedono la vita bloccata, o per quei periodi della vita in cui ci sembra che tutto stia stagnando. Meditazione • Ora, concentrando la tua visione sulle lettere ebraiche della radice del Nome, senza pensare ad altro, respira e, lasciandoti permeare profondamente e a lungo dal suo significato, pronuncia questa intenzione: Per il potere di questo nome si riconnettono i Mondi superiori e quelli inferiori; tutto riprende a scorrere; trovo il coraggio e il coinvolgimento per raggiungere i miei scopi e realizzare i miei sogni. I miei pensieri si realizzano e le mie idee migliori si trasformano in azioni, e dunque in risultati concreti. 

sortazione angelica
Mebahiah esorta ad andare alla ricerca del divino nelle più piccole cose del quotidiano: in ciò che è semplice, umile e spesso trascurato si nascondono tesori e pulsa la vitalità dell'intero universo; in piena fiducia, coltivando la fede, si scoprirà che dalle piccole cose nascono le grandi. Che noi abbiamo enorme potere sul mondo ed è nostro compito seminare, con la stessa fiducia, gli ideali che possono rinnovare noi stessi e la realtà intorno. 

Giorni e orari di Mebahiah
Se sei nato nei suoi giorni di reggenza Mebahiah è sempre in ascolto per te; ma in particolare le sue energie si schiudono nelle date del tuo compleanno e negli altri 5 giorni che ti sono dati dal calcolo della Tradizione. Suoi giorni di reggenza sono anche: 3 marzo, 15 maggio, 29 luglio, 11 ottobre, 22 dicembre; ed egli governa ogni giorno, come "angelo della missione", le energie dalle h.18.00 alle 18.20. Assiste perciò, in particolare, anche i nati in questi giorni e in questo orario, in qualunque data di nascita, ed è questo l'orario migliore in cui tutti lo possono invocare. La preghiera tradizionale rivolta a Mebahiah è il versetto il 13° versetto del Salmo 101: Ma tu, Signore, permani in eterno, e la memoria di te in generazione in generazione (Tu autem Domine in aeternum permanes: et memoriale tuum in generationem).

lunedì 17 dicembre 2012

54. NiYiTa'eL (dalla sera del 17 Dicembre alla mattina del 22 Dicembre)


NiYiTa'eL (dalla sera 17 Dicembre alla Mattina del 22 Dicembre), è il 54esimo Soffio e il sesto raggio angelico nel Coro venusiano degli Angeli Principati, è l'Angelo dell'Esodo, è colui che va in cerca di luoghi adatti a costruirvi il castello che ha nel cuore, non importa se lo troverà o no: il suo compito è esprimere la bellezza di questo partire; Nel nome NiYiTa'el vi è la formula per riuscirci:
(N): la concretezza
(Y): mostra
(T): che si può andare oltre.
è il principato che si è rotto le scatole di vivere tra il castello e il paesello, è bello imparare da questo angelo.
Il nome di Nithael significa “Re dei Cieli",Il dono dispensato da Nithael è l'EREDITA'.
Nithael dispensa le energie di Venere nel coro venusiano dei Principati: è dunque un angelo pienamente venusiano, apportatore di Bellezza, arte e sensibilità; domina infatti sui talenti artistici ed estetici, viene considerato l’angelo che aiuta a percepire la nobiltà di cuore, e può anche dispensare una capacità di rigenerazione che aiuta a preservare in sè la giovinezza; dona centratura, capacità di accogliere gli altri, aiuta a conseguire celebrità e prestigio. 
Dice Haziel, infatti, che l'angelo Nithael infonde la bellezza, la delicatezza, la grazia, il senso artistico e tutti i poteri emanati dai Turbini di Vita della Colonna di Destra dell’Albero della Vita. I suoi protetti recheranno questi valori al mondo materiale, che grazie a loro li rifletterà in modo splendente, abbagliante, perché questo Angelo accorda ai suoi protetti il comando sulle Forze Spirituali di questa Colonna. E' il potere di cui disponeva il Re Salomone. (...) assicura l'amicizia delle persone fortunate, che favorisce la prosperità in generale, morale e materiale. Si può dire anche che Nithael sia l'angelo del denaro, inteso come potere sociale e mondano. La persona (...) amerà dunque le cose belle e l'eleganza. Ma purtroppo non tutti comprendono la vera natura di questi doni, che sono solo simbolo e riflesso di beni più splendenti, e vanno utilizzati per portare benessere comune e luce spirituale. Può dunque capitare che molti nati sotto questo Angelo la fraintendano, finendo per attaccarsi così ai beni materiali e alla loro conservazione, ed è in tale congiuntura, prosegue Haziel, che l'Angelo dell'Abisso contrario a Nithael ha la possibilità di esercitare il proprio influsso negativo.
Sappiamo che secondo la Kabbalah tre versetti dell'Esodo (ciascuno composto da 72 lettere), celano il codice dei 72 Nomi di Dio; e precisamente i versetti 19, 20 e 21 del capitolo 14. Riguardo alle origini delle lettere nel trigramma-radice di questo Nome, nun-yod-thaw, la Nun (pesce) proviene da: "Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passò indietro" (Esodo, 14, 19). La Yod (mano) viene da (Esodo, 14, 20): "venendosi a trovare fra l'accampamento degli Egiziani e quello di Israele"; mentre la Thaw (croce) proviene da (Esodo 14, 21): "e l'Eterno, durante tutta la notte, ritirò (prosciugò) il mare con forte vento da Oriente". Questi segni suggeriscono che questo angelo aiuti la rigenerazione dell’energia vitale (interpr. Muller-Baudat).

Qualità di Nithael e ostacoli dall'energia "avversaria"
Le qualità che sviluppa Nithael sono rispetto dei valori, amore per la Legge e la legalità, galanteria, tenerezza, sentimenti religiosi, nobiltà d'animo, dolcezza, gioia, stabilità, prestigio, eloquenza. Concede fama attraverso le proprie opere, reputazione nel mondo scientifico e dell'arte, benevolenza e favori accordati da persone autorevoli o dalle autorità dello Stato. Accorda inoltre protezione dai pericoli, aiuto divino nelle difficoltà e la capacità di portare aiuto ai sofferenti. 

L’Angelo dell’Abisso a lui contrario a Nitahel si chiama Omet e rappresenta l'astio contro l'autorità e chi la detiene, dunque anche astio o invidia contro chi detiene mezzi e poteri. Causa rovesci di fortuna, attaccamento, invidia, rovina, rivoluzioni e illegalità, nonché distruzione dei rapporti, sconvolgimenti in ogni campo della vita degli uomini. 

Meditazione associata al Nome: la morte della morte
La meditazione associata a Nithael si chiama “la morte della morte”. Secondo la Kabbalah questo Nome fornisce lo strumento meditativo più efficace a contrastare nella propria vita il senso di morte, l’angoscia e il blocco che in un determinato momento della vita può essere collegato a qualcosa che finisce. Il potere della morte non si limita infatti al corpo fisico. Essa si manifesta anche nei processi della vita, ad esempio nella fine di un'amicizia, nel fallimento di un'impresa, nello scioglimento di un matrimonio. Quando le cose finiscono, o cose buone corrono il rischio di finire, questo Nome caccia la morte. Meditazione • Ora, concentrando la tua visione sulle lettere ebraiche della radice del Nome, senza pensare ad altro, respira e, lasciandoti permeare profondamente e a lungo dal suo significato, pronuncia questa intenzione: Per il potere di questo Nome focalizzo ora la mia attenzione e medito con totale adesione e certezza sull'assoluta e definitiva scomparsa dell'angelo della morte.

Esortazione angelica
Nithael esorta a riconoscere, nei beni e nelle gioie terrene, il riflesso della Bellezza divina; a non temere la morte e la fine dei beni, consapevoli che la vita si estende ben oltre le percezioni fisiche: esorta alla gratitudine per la Bellezza, a invocare per tutti una felicità fatta di potere e di splendore, a prodigarsi in prima persona, tramite i propri talenti, per diffondere la bellezza nel mondo.

mercoledì 12 dicembre 2012

52. Nanael (dalla sera del 12 alla mattina del 17 Dicembre)


Nanael, o Nanel, o Ninael, o Nana’e’el ( dalla sera del 12 alla mattina del 17 Dicembre), è il 53esimo Soffio e il quinto raggio angelico nel Coro venusiano degli Angeli Principati, è l'Angelo delle cose grandi, il suo compito è costruire i castelli ( come l'ingegnere Eiffel), per i Nanaeliani ciò che è importante deve potersi, vedere, toccare, assaporare, udire ( Beethoven è un altro esempio di Nana'è'el perfetto); Il nome di Nanael significa “Dio di conoscenza, che ridimensiona gli orgogliosi";
Nanael, rappresentando l'aspetto solare delle energie venusiane del Coro dei Principati, è l'Angelo più splendente e luminoso (insieme a Vehuel). Secondo la tradizione egli permette di vedere Dio e di salire i 22 gradini della scala di Giacobbe (in effetti è considerato, tra l'altro, anche l'angelo che favorisce lo studio delle scienze occulte), e concede i poteri per trasferire sulla Terra l'ordine e la perfezione celesti. Conoscere la Verità che sta in alto darà al suo protetto la possibilità di esprimere in Basso ciò che è giusto, orientando l'individuo verso la magistratura e dando il talento e la vocazione per le professioni legate alla giustizia. Ma le persone ispirate da questo angelo non applicheranno la Legge con la severità dell'Antico Taglione, bensì secondo la regola della giustizia nell'amore portata dal Cristo. Dice Haziel che l'energia dispensata da Nanael intensifica l'amore per le regole del Disegno Divino; il risultato di tale amore, logico e naturale, risolvendosi in una condotta in armonia con tali regole, verrà a costituire la base di un comportamento religioso - spirituale che segna il fiorire di qualsivoglia persona animata da spirito religioso, nonché da sentimenti nobili ed elevati. La persona in questione avrà una spiccata inclinazione per l'ordine, l'ordine vero, quello che emana da regole eterne. In sostanza, chi è soggetto all'influsso di quest'Angelo sarà ligio ai principi di una morale di altissimo livello. Dal canto suo la società ricambierà dimostrando grande amore a queste persone: i Nanael sono festeggiati, celebrati, adorati, fatti oggetto di premure da tantissime persone; anche se non tutti loro sono necessariamente degli "assi", essi beneficeranno di un affetto sincero e prezioso di persone che riuniscono in sè le peculiarità dell'angelo Imamiah (che precede Nanael) e dell'Arcangelo Haniel: ossia individui affabili, ricchi, felici, di buon carattere e bell'aspetto. Non per niente Haniel e i suoi Principati rappresentano la fase finale delle forze attive nei Turbini della colonna di destra dell'Albero della Vita, i cui valori si situano nella sfera energetica di Venere.
Sappiamo che secondo la Kabbalah tre versetti dell'Esodo (ciascuno composto da 72 lettere), celano il codice dei 72 Nomi di Dio; e precisamente i versetti 19, 20 e 21 del capitolo 14. Riguardo alle origini delle lettere nel trigramma-radice di questo Nome, nun-nun-aleph, la prima Nun (pesce) proviene da: "Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passò indietro" (Esodo, 14, 19). La seconda Nun viene da (Esodo, 14, 20): "venendosi a trovare fra l'accampamento degli Egiziani e quello di Israele"; mentre l'Aleph proviene da (Esodo 14, 21): "e l'Eterno, durante tutta la notte, ritirò (prosciugò) il mare con forte vento da Oriente". Il rebus formato da queste 3 lettere, in relazione alla loro origine, dà l'immagine dell'umiltà e suggerisce che questo angelo aiuti nella meditazione (interpr. Muller-Baudat).

Qualità di Nanael e ostacoli dall'energia "avversaria"
Le qualità che sviluppa Nanael sono amore per la verità e per la vita, amore di DIO e delle sue creazioni, pace interiore, servizio disinteressato all'umanità, comprensione delle scienze astratte e dell'esoterismo; ma anche senso pratico e progettualità. Nanael dona inoltre ispirazione ai costruttori, agli avvocati e ai magistrati, concede di apprezzare il silenzio e di trovare alloggio in luoghi al riparo dal clamore. L’Angelo dell’Abisso a lui contrario si chiama Abadir e rappresenta l'ingiustizia e il disprezzo della conoscenza. Ispira l'ignoranza e l'avversione nei confronti della cultura; causa narcisismo, confusione, ricerca dello stordimento, ignoranza dell'altro, separatezza, difficoltà di comunicazione.

Meditazione associata al Nome: niente programmi
La meditazione associata a Nanael si chiama "niente programmi": riferendosi con ciò a qualunque genere di aspettativa possiamo crearci riguardo a quello che possiamo ricevere dagli altri. Secondo il detto "non sappia la destra cosa fa la sinistra" ogni nostro gesto deve essere il più possibile improntato a una condivisione che viene attuata senza secondi fini, senza aspettarsi per ciò nemmeno riconoscimenti morali: ma solo perché siamo davvero consapevoli che siamo "uno", che nel bilancio finale il "tuo" e il "mio" sono pure illusioni. La meditazione su queste lettere (nun-nun-aleph) è volta a far crescere in noi la gioia del dare, in modo totalmente indipendente da quello che possiamo riceverne "in cambio". Meditazione • Ora, concentrando la tua visione sulle lettere ebraiche della radice del Nome, senza pensare ad altro, respira e, lasciandoti permeare profondamente e a lungo dal suo significato, pronuncia questa intenzione: per l'enegia di questo Nome ogni forma di egoismo e ogni genere di secondo fine lasciano il posto a puri atti di amicizia, condivisione e amore incondizionato. Nella mia vita entrano amici veri e sinceri, così come io saprò esserlo per gli altri.

Esortazione angelica
Nanael esorta all'ottimismo, alla generosità e all'azione; a saper guardare verso le vere necessità della propria anima che sono perfettamente allineate con le necessità del mondo, volte a prodigarsi per il bene di tutti.

CORI DI APPARTENENZA E ARCANGELI DI INFLUENZA
Rimando infine al Coro e alle energie arcangeliche che dispensano influenze ai nati fra il 13 e il 16 dicembre. L'angelo Nanael appartiene al Coro degli Angeli Principati guidato dall'Arcangelo Haniel. Il segno del sagittario e la decade che qui interessa (13-21 dicembre) cadono entrambi sotto il gioioso Arcangelo Hesediel. Con questi link vi reinvio a tali entità angeliche: i nati in questi giorni sono invitati a consultarle, insieme a quella del loro Angelo Custode Nanael. Infatti anche le energie di questi Arcangeli sono al loro fianco. Infine bisogna ricordare che una specifica influenza sulla persona è esercitata anche dall'Angelo che aveva reggenza nell'orario della nascita.



lunedì 3 dicembre 2012

51. Hahashiyah ( dal 3 al 7 Dicembre)


Hahashiyah ( dal 3 al 7 Dicembre), è il 51esimo Soffio e il terzo raggio angelico nel Coro venusiano degli Angeli Principati, Nel nome di quest'Angelo vi sono 2 significati che oggi appaiono lontanissimi tra loro: " tacere" e " accelerazione"; è l'Angelo di coloro che spaziano nei mondi invisibili, e ne serbano il segreto (il nome Hahashiyah significa anche " Dio occulto"), anche loro guardano con amarezza il "mondo", dalle mura del proprio castello interiore, e quel che vedono toglie loro ogni dubbio sulla necessità del silenzio. Hanno l'impressione che anche se rivelassero qualcosa alla gente, non verrebbero capiti ne ascoltati. Tuttavia nell'energia di quest'Angelo può anche emergere uno slancio estroverso: un voler "accelerare" l'evoluzione umana, e far "tacere" ciò che invece la vorrebbe frenare. Una spettacolare figura di HahaShiYaH è stato Walt Disney, dove nei suoi film, che narrano tutti di "iniziazioni", troviamo tante figure di maestri spirituali, i quali comunicano sapienza a qualche bambino o adolescente, al riparo dalle interferenze del mondo; In tali maestri, Disney, raffigura se stesso, lui si che aveva chiara la sua missione ( non intesa nei concetti aziendalistici odierni).

Dice Haziel che questo angelo incita la persona a esteriorizzarsi esprimendo, come fossero i propri, i valori che egli vi infonde: pace, armonia, spirito conviviale, unione benevola fra tutti, garbo e fratellanza a livello universale. Ed ecco così il desiderio di compiere gesti edificanti e nobili, l'aspirazione a comportarsi in modo sublime, suscettibile di procacciare ammirazione; spesso il suo protetto è dunque una persona difficile da superare, soprattutto nei principi. L'Amore sarà posto al servizio del Disegno Divino nella sua fase di esteriorizzazione, il soggetto si sentirà totalmente identificato con la propria Missione. Le gravi difficoltà che si possono incontrare nella vita, però, o le aspirazioni della personalità superficiale verso valori materiali potranno causare conflitti interiori, causando così l'ingresso dell'Angelo contrario a Hahashiyah (Gilarion), il quale incoraggia il rancore. Tuttavia la ribellione rancorosa, che a sua volta imprigiona, potrà non aver seguito grazie all'intervento di questo angelo, che fa dono della sottomissione al proprio Sè superiore, e dunque della forza necessaria per affrontare, senza perdersi, la vita con tutti i suoi inganni e le sue difficoltà: Hahashiyah impone il rispetto della vera autorità, sicché la biblica espressione della Preghiera al Padre 'sia fatta la Tua Volontà' acquisterà pienamente il suo significato. La persona sarà impegnata in missioni imperniate sull'Amore; per sua Virtù l'Amore verrà interiorizzato, facendolo affluire dalle energie dispensate da questo angelo, e poi riversato sul mondo. Si dice dunque che questo angelo è portatore principalmente di bontà infinita. Secondo il testo tradizionale fa scoprire i misteri del Bene e della natura guidando verso la Pietra Filosofale, cioè il valore inestimabile (panacea) che scaturisce dalla profonda saggezza. Sul piano scientifico Hahashiyah esercita la sua influenza sulle attività quali la chimica, la fisica e la medicina, promuovendo le scoperte che possono alleviare le sofferenze degli esseri umani. Molti dei suoi protetti, in virtù di meriti acquisiti nelle loro vite precedenti, potranno giungere a possedere un sapere enorme, impressionante, non frutto (solo) di esperienza o di studi, ma infuso direttamente dall'Angelo. Una tale persona potrà chiedere e ottenere anche poteri per guarire se stessa e gli altri; potrà restituire salute fisica e spirituale rendendo provvidenziale la propria opera.
Sappiamo che secondo la Kabbalah tre versetti dell'Esodo (ciascuno composto da 72 lettere), celano il codice dei 72 Nomi di Dio; e precisamente i versetti 19, 20 e 21 del capitolo 14. Riguardo alle origini delle lettere nel trigramma-radice di questo Nome, daleth-nun-yod, la prima lettera Hé (finestra) proviene da: "Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passò indietro" (Esodo, 14, 19). La Hét (barriera) viene da (Esodo, 14, 20): "venendosi a trovare fra l'accampamento degli Egiziani e quello di Israele"; mentre la Shin (dente) proviene da (Esodo 14, 21): "e l'Eterno, durante tutta la notte, ritirò (prosciugò) il mare con forte vento da Oriente". Il rebus formato da queste 3 lettere, in relazione alla loro origine, dà l'immagine della concordia sociale e suggerisce l'idea che questa Energia aiuti a trovare, e a prendere, il buono che esiste in ogni cosa, anche in quelle dove è più difficile vederlo. La sua grazia concede dunque, anche nelle condizioni più difficili, la capacità di vivere (interpr. Muller-Baudat).

Qualità di Hahasiah e ostacoli dall'energia "avversaria"
Le qualità che sviluppa Hahasiah sono saggezza e amore per il prossimo; concede comprensione del principio di causa e d'effetto che permette di guarire, amore radioso, tolleranza e fiducia. Dispensa animo nobile ed elevato verso le cose dello Spirito; vocazione per la medicina e la ricerca scientifica. Dona protezione dai bugiardi. L’Angelo dell’Abisso a lui contrario si chiama Gilarion e rappresenta il materialismo eccessivo. Causa confusione, mancanza di discernimento, presunzione, certezze eccessive o dubbio, disillusione, mancanza di fiducia, gelosia, rancori. Ispira i ciarlatani e tutti coloro che ingannano il prossimo promettendo cose assurde e incredibili.

Meditazione associata al Nome: nessuna colpa
La meditazione associata a Hahasiah si chiama "nessuna colpa". Secondo la kabbalah non esistono fatti senza senso, dunque nemmeno vincitori o "vittime" a causa dei capricci di un fato insensato. E' per noi incomprensibile l'esistenza del male, ma secondo la visione di insieme che non riusciamo ad avere anche ogni male che si verifica è un atto necessario, in un'infinita rete di correlazioni di cui vediamo solo un'infinitesima parte, e rappresenta un'esperienza volta a condurre fuori da un labirinto. Anche ogni nostro atto contro gli altri, al di là delle nostre intenzioni, deve avvenire e ha uno scopo. Tuttavia deve essere nostro intendimento e capacità non causare mai dolore a nessuno. Se ci è capitato, e ne siamo pentiti, la sofferenza che proviamo per averlo fatto deve liberarci e non imprigionarci, dobbiamo divenire coscienti che il nostro pentimento ci restituisce la condizione spirituale precedente a ogni trasgressione. Meditazione • Ora, concentrando la tua visione sulle lettere ebraiche della radice del Nome, senza pensare ad altro, respira e, lasciandoti permeare profondamente e a lungo dal suo significato, pronuncia questa intenzione: per l'enegia di questo Nome chiedo alla Luce di scaricare tutti i miei difetti. La forza chiamata "pentimento" emenda i miei pesi spirituali e indebolisce nella mia natura ogni lato oscuro.

Esortazione angelica
Hahasiah esorta a trovare in se stessi la bontà e la fiducia per metterla in pratica, senza mai arrendersi a sconforto e recriminazioni. Invita a cercare sempre connessione con la sua energia per attingere le grandissime risorse che sempre esistono in noi, anche quando ci appaiono esaurite.


51. Hahashiyah (dal 3 al 7 Dicembre)


Hahashiyah ( dal 3 al 7 Dicembre), è il 51esimo Soffio e il terzo raggio angelico nel Coro venusiano degli Angeli Principati, Nel nome di quest'Angelo vi sono 2 significati che oggi appaiono lontanissimi tra loro: " tacere" e " accelerazione"; è l'Angelo di coloro che spaziano nei mondi invisibili, e ne serbano il segreto (il nome Hahashiyah significa anche " Dio occulto"), anche loro guardano con amarezza il "mondo", dalle mura del proprio castello interiore, e quel che vedono toglie loro ogni dubbio sulla necessità del silenzio. Hanno l'impressione che anche se rivelassero qualcosa alla gente, non verrebbero capiti ne ascoltati. Tuttavia nell'energia di quest'Angelo può anche emergere uno slancio estroverso: un voler "accelerare" l'evoluzione umana, e far "tacere" ciò che invece la vorrebbe frenare. Una spettacolare figura di HahaShiYaH è stato Walt Disney, dove nei suoi film, che narrano tutti di "iniziazioni", troviamo tante figure di maestri spirituali, i quali comunicano sapienza a qualche bambino o adolescente, al riparo dalle interferenze del mondo; In tali maestri, Disney, raffigura se stesso, lui si che aveva chiara la sua missione ( non intesa nei concetti aziendalistici odierni).

Dice Haziel che questo angelo incita la persona a esteriorizzarsi esprimendo, come fossero i propri, i valori che egli vi infonde: pace, armonia, spirito conviviale, unione benevola fra tutti, garbo e fratellanza a livello universale. Ed ecco così il desiderio di compiere gesti edificanti e nobili, l'aspirazione a comportarsi in modo sublime, suscettibile di procacciare ammirazione; spesso il suo protetto è dunque una persona difficile da superare, soprattutto nei principi. L'Amore sarà posto al servizio del Disegno Divino nella sua fase di esteriorizzazione, il soggetto si sentirà totalmente identificato con la propria Missione. Le gravi difficoltà che si possono incontrare nella vita, però, o le aspirazioni della personalità superficiale verso valori materiali potranno causare conflitti interiori, causando così l'ingresso dell'Angelo contrario a Hahashiyah (Gilarion), il quale incoraggia il rancore. Tuttavia la ribellione rancorosa, che a sua volta imprigiona, potrà non aver seguito grazie all'intervento di questo angelo, che fa dono della sottomissione al proprio Sè superiore, e dunque della forza necessaria per affrontare, senza perdersi, la vita con tutti i suoi inganni e le sue difficoltà: Hahashiyah impone il rispetto della vera autorità, sicché la biblica espressione della Preghiera al Padre 'sia fatta la Tua Volontà' acquisterà pienamente il suo significato. La persona sarà impegnata in missioni imperniate sull'Amore; per sua Virtù l'Amore verrà interiorizzato, facendolo affluire dalle energie dispensate da questo angelo, e poi riversato sul mondo. Si dice dunque che questo angelo è portatore principalmente di bontà infinita. Secondo il testo tradizionale fa scoprire i misteri del Bene e della natura guidando verso la Pietra Filosofale, cioè il valore inestimabile (panacea) che scaturisce dalla profonda saggezza. Sul piano scientifico Hahashiyah esercita la sua influenza sulle attività quali la chimica, la fisica e la medicina, promuovendo le scoperte che possono alleviare le sofferenze degli esseri umani. Molti dei suoi protetti, in virtù di meriti acquisiti nelle loro vite precedenti, potranno giungere a possedere un sapere enorme, impressionante, non frutto (solo) di esperienza o di studi, ma infuso direttamente dall'Angelo. Una tale persona potrà chiedere e ottenere anche poteri per guarire se stessa e gli altri; potrà restituire salute fisica e spirituale rendendo provvidenziale la propria opera.
Sappiamo che secondo la Kabbalah tre versetti dell'Esodo (ciascuno composto da 72 lettere), celano il codice dei 72 Nomi di Dio; e precisamente i versetti 19, 20 e 21 del capitolo 14. Riguardo alle origini delle lettere nel trigramma-radice di questo Nome, daleth-nun-yod, la prima lettera Hé (finestra) proviene da: "Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passò indietro" (Esodo, 14, 19). La Hét (barriera) viene da (Esodo, 14, 20): "venendosi a trovare fra l'accampamento degli Egiziani e quello di Israele"; mentre la Shin (dente) proviene da (Esodo 14, 21): "e l'Eterno, durante tutta la notte, ritirò (prosciugò) il mare con forte vento da Oriente". Il rebus formato da queste 3 lettere, in relazione alla loro origine, dà l'immagine della concordia sociale e suggerisce l'idea che questa Energia aiuti a trovare, e a prendere, il buono che esiste in ogni cosa, anche in quelle dove è più difficile vederlo. La sua grazia concede dunque, anche nelle condizioni più difficili, la capacità di vivere (interpr. Muller-Baudat).

Qualità di Hahasiah e ostacoli dall'energia "avversaria"
Le qualità che sviluppa Hahasiah sono saggezza e amore per il prossimo; concede comprensione del principio di causa e d'effetto che permette di guarire, amore radioso, tolleranza e fiducia. Dispensa animo nobile ed elevato verso le cose dello Spirito; vocazione per la medicina e la ricerca scientifica. Dona protezione dai bugiardi. L’Angelo dell’Abisso a lui contrario si chiama Gilarion e rappresenta il materialismo eccessivo. Causa confusione, mancanza di discernimento, presunzione, certezze eccessive o dubbio, disillusione, mancanza di fiducia, gelosia, rancori. Ispira i ciarlatani e tutti coloro che ingannano il prossimo promettendo cose assurde e incredibili.

Meditazione associata al Nome: nessuna colpa
La meditazione associata a Hahasiah si chiama "nessuna colpa". Secondo la kabbalah non esistono fatti senza senso, dunque nemmeno vincitori o "vittime" a causa dei capricci di un fato insensato. E' per noi incomprensibile l'esistenza del male, ma secondo la visione di insieme che non riusciamo ad avere anche ogni male che si verifica è un atto necessario, in un'infinita rete di correlazioni di cui vediamo solo un'infinitesima parte, e rappresenta un'esperienza volta a condurre fuori da un labirinto. Anche ogni nostro atto contro gli altri, al di là delle nostre intenzioni, deve avvenire e ha uno scopo. Tuttavia deve essere nostro intendimento e capacità non causare mai dolore a nessuno. Se ci è capitato, e ne siamo pentiti, la sofferenza che proviamo per averlo fatto deve liberarci e non imprigionarci, dobbiamo divenire coscienti che il nostro pentimento ci restituisce la condizione spirituale precedente a ogni trasgressione. Meditazione • Ora, concentrando la tua visione sulle lettere ebraiche della radice del Nome, senza pensare ad altro, respira e, lasciandoti permeare profondamente e a lungo dal suo significato, pronuncia questa intenzione: per l'enegia di questo Nome chiedo alla Luce di scaricare tutti i miei difetti. La forza chiamata "pentimento" emenda i miei pesi spirituali e indebolisce nella mia natura ogni lato oscuro.

Esortazione angelica
Hahasiah esorta a trovare in se stessi la bontà e la fiducia per metterla in pratica, senza mai arrendersi a sconforto e recriminazioni. Invita a cercare sempre connessione con la sua energia per attingere le grandissime risorse che sempre esistono in noi, anche quando ci appaiono esaurite.