lunedì 3 dicembre 2012

51. Hahashiyah ( dal 3 al 7 Dicembre)


Hahashiyah ( dal 3 al 7 Dicembre), è il 51esimo Soffio e il terzo raggio angelico nel Coro venusiano degli Angeli Principati, Nel nome di quest'Angelo vi sono 2 significati che oggi appaiono lontanissimi tra loro: " tacere" e " accelerazione"; è l'Angelo di coloro che spaziano nei mondi invisibili, e ne serbano il segreto (il nome Hahashiyah significa anche " Dio occulto"), anche loro guardano con amarezza il "mondo", dalle mura del proprio castello interiore, e quel che vedono toglie loro ogni dubbio sulla necessità del silenzio. Hanno l'impressione che anche se rivelassero qualcosa alla gente, non verrebbero capiti ne ascoltati. Tuttavia nell'energia di quest'Angelo può anche emergere uno slancio estroverso: un voler "accelerare" l'evoluzione umana, e far "tacere" ciò che invece la vorrebbe frenare. Una spettacolare figura di HahaShiYaH è stato Walt Disney, dove nei suoi film, che narrano tutti di "iniziazioni", troviamo tante figure di maestri spirituali, i quali comunicano sapienza a qualche bambino o adolescente, al riparo dalle interferenze del mondo; In tali maestri, Disney, raffigura se stesso, lui si che aveva chiara la sua missione ( non intesa nei concetti aziendalistici odierni).

Dice Haziel che questo angelo incita la persona a esteriorizzarsi esprimendo, come fossero i propri, i valori che egli vi infonde: pace, armonia, spirito conviviale, unione benevola fra tutti, garbo e fratellanza a livello universale. Ed ecco così il desiderio di compiere gesti edificanti e nobili, l'aspirazione a comportarsi in modo sublime, suscettibile di procacciare ammirazione; spesso il suo protetto è dunque una persona difficile da superare, soprattutto nei principi. L'Amore sarà posto al servizio del Disegno Divino nella sua fase di esteriorizzazione, il soggetto si sentirà totalmente identificato con la propria Missione. Le gravi difficoltà che si possono incontrare nella vita, però, o le aspirazioni della personalità superficiale verso valori materiali potranno causare conflitti interiori, causando così l'ingresso dell'Angelo contrario a Hahashiyah (Gilarion), il quale incoraggia il rancore. Tuttavia la ribellione rancorosa, che a sua volta imprigiona, potrà non aver seguito grazie all'intervento di questo angelo, che fa dono della sottomissione al proprio Sè superiore, e dunque della forza necessaria per affrontare, senza perdersi, la vita con tutti i suoi inganni e le sue difficoltà: Hahashiyah impone il rispetto della vera autorità, sicché la biblica espressione della Preghiera al Padre 'sia fatta la Tua Volontà' acquisterà pienamente il suo significato. La persona sarà impegnata in missioni imperniate sull'Amore; per sua Virtù l'Amore verrà interiorizzato, facendolo affluire dalle energie dispensate da questo angelo, e poi riversato sul mondo. Si dice dunque che questo angelo è portatore principalmente di bontà infinita. Secondo il testo tradizionale fa scoprire i misteri del Bene e della natura guidando verso la Pietra Filosofale, cioè il valore inestimabile (panacea) che scaturisce dalla profonda saggezza. Sul piano scientifico Hahashiyah esercita la sua influenza sulle attività quali la chimica, la fisica e la medicina, promuovendo le scoperte che possono alleviare le sofferenze degli esseri umani. Molti dei suoi protetti, in virtù di meriti acquisiti nelle loro vite precedenti, potranno giungere a possedere un sapere enorme, impressionante, non frutto (solo) di esperienza o di studi, ma infuso direttamente dall'Angelo. Una tale persona potrà chiedere e ottenere anche poteri per guarire se stessa e gli altri; potrà restituire salute fisica e spirituale rendendo provvidenziale la propria opera.
Sappiamo che secondo la Kabbalah tre versetti dell'Esodo (ciascuno composto da 72 lettere), celano il codice dei 72 Nomi di Dio; e precisamente i versetti 19, 20 e 21 del capitolo 14. Riguardo alle origini delle lettere nel trigramma-radice di questo Nome, daleth-nun-yod, la prima lettera Hé (finestra) proviene da: "Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passò indietro" (Esodo, 14, 19). La Hét (barriera) viene da (Esodo, 14, 20): "venendosi a trovare fra l'accampamento degli Egiziani e quello di Israele"; mentre la Shin (dente) proviene da (Esodo 14, 21): "e l'Eterno, durante tutta la notte, ritirò (prosciugò) il mare con forte vento da Oriente". Il rebus formato da queste 3 lettere, in relazione alla loro origine, dà l'immagine della concordia sociale e suggerisce l'idea che questa Energia aiuti a trovare, e a prendere, il buono che esiste in ogni cosa, anche in quelle dove è più difficile vederlo. La sua grazia concede dunque, anche nelle condizioni più difficili, la capacità di vivere (interpr. Muller-Baudat).

Qualità di Hahasiah e ostacoli dall'energia "avversaria"
Le qualità che sviluppa Hahasiah sono saggezza e amore per il prossimo; concede comprensione del principio di causa e d'effetto che permette di guarire, amore radioso, tolleranza e fiducia. Dispensa animo nobile ed elevato verso le cose dello Spirito; vocazione per la medicina e la ricerca scientifica. Dona protezione dai bugiardi. L’Angelo dell’Abisso a lui contrario si chiama Gilarion e rappresenta il materialismo eccessivo. Causa confusione, mancanza di discernimento, presunzione, certezze eccessive o dubbio, disillusione, mancanza di fiducia, gelosia, rancori. Ispira i ciarlatani e tutti coloro che ingannano il prossimo promettendo cose assurde e incredibili.

Meditazione associata al Nome: nessuna colpa
La meditazione associata a Hahasiah si chiama "nessuna colpa". Secondo la kabbalah non esistono fatti senza senso, dunque nemmeno vincitori o "vittime" a causa dei capricci di un fato insensato. E' per noi incomprensibile l'esistenza del male, ma secondo la visione di insieme che non riusciamo ad avere anche ogni male che si verifica è un atto necessario, in un'infinita rete di correlazioni di cui vediamo solo un'infinitesima parte, e rappresenta un'esperienza volta a condurre fuori da un labirinto. Anche ogni nostro atto contro gli altri, al di là delle nostre intenzioni, deve avvenire e ha uno scopo. Tuttavia deve essere nostro intendimento e capacità non causare mai dolore a nessuno. Se ci è capitato, e ne siamo pentiti, la sofferenza che proviamo per averlo fatto deve liberarci e non imprigionarci, dobbiamo divenire coscienti che il nostro pentimento ci restituisce la condizione spirituale precedente a ogni trasgressione. Meditazione • Ora, concentrando la tua visione sulle lettere ebraiche della radice del Nome, senza pensare ad altro, respira e, lasciandoti permeare profondamente e a lungo dal suo significato, pronuncia questa intenzione: per l'enegia di questo Nome chiedo alla Luce di scaricare tutti i miei difetti. La forza chiamata "pentimento" emenda i miei pesi spirituali e indebolisce nella mia natura ogni lato oscuro.

Esortazione angelica
Hahasiah esorta a trovare in se stessi la bontà e la fiducia per metterla in pratica, senza mai arrendersi a sconforto e recriminazioni. Invita a cercare sempre connessione con la sua energia per attingere le grandissime risorse che sempre esistono in noi, anche quando ci appaiono esaurite.


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