NiYiTa'eL (dalla sera 17 Dicembre alla Mattina del 22 Dicembre), è il 54esimo Soffio e il sesto raggio angelico nel Coro venusiano degli Angeli Principati, è l'Angelo dell'Esodo, è colui che va in cerca di luoghi adatti a costruirvi il castello che ha nel cuore, non importa se lo troverà o no: il suo compito è esprimere la bellezza di questo partire; Nel nome NiYiTa'el vi è la formula per riuscirci:
(N): la concretezza
(Y): mostra
(T): che si può andare oltre.
è il principato che si è rotto le scatole di vivere tra il castello e il paesello, è bello imparare da questo angelo.
Il nome di Nithael significa “Re dei Cieli",Il dono dispensato da Nithael è l'EREDITA'.
Nithael dispensa le energie di Venere nel coro venusiano dei Principati: è dunque un angelo pienamente venusiano, apportatore di Bellezza, arte e sensibilità; domina infatti sui talenti artistici ed estetici, viene considerato l’angelo che aiuta a percepire la nobiltà di cuore, e può anche dispensare una capacità di rigenerazione che aiuta a preservare in sè la giovinezza; dona centratura, capacità di accogliere gli altri, aiuta a conseguire celebrità e prestigio.
Dice Haziel, infatti, che l'angelo Nithael infonde la bellezza, la delicatezza, la grazia, il senso artistico e tutti i poteri emanati dai Turbini di Vita della Colonna di Destra dell’Albero della Vita. I suoi protetti recheranno questi valori al mondo materiale, che grazie a loro li rifletterà in modo splendente, abbagliante, perché questo Angelo accorda ai suoi protetti il comando sulle Forze Spirituali di questa Colonna. E' il potere di cui disponeva il Re Salomone. (...) assicura l'amicizia delle persone fortunate, che favorisce la prosperità in generale, morale e materiale. Si può dire anche che Nithael sia l'angelo del denaro, inteso come potere sociale e mondano. La persona (...) amerà dunque le cose belle e l'eleganza. Ma purtroppo non tutti comprendono la vera natura di questi doni, che sono solo simbolo e riflesso di beni più splendenti, e vanno utilizzati per portare benessere comune e luce spirituale. Può dunque capitare che molti nati sotto questo Angelo la fraintendano, finendo per attaccarsi così ai beni materiali e alla loro conservazione, ed è in tale congiuntura, prosegue Haziel, che l'Angelo dell'Abisso contrario a Nithael ha la possibilità di esercitare il proprio influsso negativo.
Sappiamo che secondo la Kabbalah tre versetti dell'Esodo (ciascuno composto da 72 lettere), celano il codice dei 72 Nomi di Dio; e precisamente i versetti 19, 20 e 21 del capitolo 14. Riguardo alle origini delle lettere nel trigramma-radice di questo Nome, nun-yod-thaw, la Nun (pesce) proviene da: "Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passò indietro" (Esodo, 14, 19). La Yod (mano) viene da (Esodo, 14, 20): "venendosi a trovare fra l'accampamento degli Egiziani e quello di Israele"; mentre la Thaw (croce) proviene da (Esodo 14, 21): "e l'Eterno, durante tutta la notte, ritirò (prosciugò) il mare con forte vento da Oriente". Questi segni suggeriscono che questo angelo aiuti la rigenerazione dell’energia vitale (interpr. Muller-Baudat).
Qualità di Nithael e ostacoli dall'energia "avversaria"
Le qualità che sviluppa Nithael sono rispetto dei valori, amore per la Legge e la legalità, galanteria, tenerezza, sentimenti religiosi, nobiltà d'animo, dolcezza, gioia, stabilità, prestigio, eloquenza. Concede fama attraverso le proprie opere, reputazione nel mondo scientifico e dell'arte, benevolenza e favori accordati da persone autorevoli o dalle autorità dello Stato. Accorda inoltre protezione dai pericoli, aiuto divino nelle difficoltà e la capacità di portare aiuto ai sofferenti.
L’Angelo dell’Abisso a lui contrario a Nitahel si chiama Omet e rappresenta l'astio contro l'autorità e chi la detiene, dunque anche astio o invidia contro chi detiene mezzi e poteri. Causa rovesci di fortuna, attaccamento, invidia, rovina, rivoluzioni e illegalità, nonché distruzione dei rapporti, sconvolgimenti in ogni campo della vita degli uomini.
Meditazione associata al Nome: la morte della morte
La meditazione associata a Nithael si chiama “la morte della morte”. Secondo la Kabbalah questo Nome fornisce lo strumento meditativo più efficace a contrastare nella propria vita il senso di morte, l’angoscia e il blocco che in un determinato momento della vita può essere collegato a qualcosa che finisce. Il potere della morte non si limita infatti al corpo fisico. Essa si manifesta anche nei processi della vita, ad esempio nella fine di un'amicizia, nel fallimento di un'impresa, nello scioglimento di un matrimonio. Quando le cose finiscono, o cose buone corrono il rischio di finire, questo Nome caccia la morte. Meditazione • Ora, concentrando la tua visione sulle lettere ebraiche della radice del Nome, senza pensare ad altro, respira e, lasciandoti permeare profondamente e a lungo dal suo significato, pronuncia questa intenzione: Per il potere di questo Nome focalizzo ora la mia attenzione e medito con totale adesione e certezza sull'assoluta e definitiva scomparsa dell'angelo della morte.
Esortazione angelica
Nithael esorta a riconoscere, nei beni e nelle gioie terrene, il riflesso della Bellezza divina; a non temere la morte e la fine dei beni, consapevoli che la vita si estende ben oltre le percezioni fisiche: esorta alla gratitudine per la Bellezza, a invocare per tutti una felicità fatta di potere e di splendore, a prodigarsi in prima persona, tramite i propri talenti, per diffondere la bellezza nel mondo.
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