mercoledì 6 marzo 2013

67.AY'a'eL (dalla sera del 19 alla mattina del 24 Febbraio)

AY'a'eL (dalla sera del 19 alla mattina del 24 Febbraio) Eyael, o ’Ay‘a’el, è il 67esimo Soffio, terzo raggio angelico nel Coro lunare degli Angeli Angeli. In ebraico moderno ('iY) vuol dire "isola" e "luogo isolato", ma letteralmente è il poter vedere. Per spiegare meglio questo Angelo è necessario conoscere la differenza tra le parole mondo e universo, poichè l'isola di 'iY'a'eL è al centro ci tutto, ed è l'universo stesso.
Mondo vuol dire un luogo messo in ordine ( mundatus), corrisponde al greco Kosmos, che significa "assetto", "sistema".
Universo, vuol dire "ciò che verte intorno a uno solo", quest'"uno solo" non puoi essere che tu; e l'universo è appunto la realtà così come risulta al tuo io ovvero cio che nel mondo ti hanno insegnato a non ritenere importante, perchè nel mondo il tuo io non conta gran che.
Seguire la direzione dell'universo significherebbe deludere amici e parenti, suscitare l'indignazione di altri, sbigottire datori di lavoro e colleghi, scatenare l'ira di un coniuge o la disperazione di un amante.
Per cominciare a cambiare davvero , occorre accorgersi che in noi c'è qualcosa di diverso, ovvero che " tu non sei la tua vita come ha preso forma finora".
E' il punto più severo degli Angeli, si può raffigurare come l'Angelo della montagna ( a differenza di quelli del Sagittario che avevano il castello e sotto il paesello); per stare bene deve stare in cima alla montagna, è sicuro che le persone che si trovano sotto non capiranno mai quello che lui ha da dire, ma periodicamente tenta, in un solo modo attraverso il lavoro... scende dalla montagna e attraverso il lavoro ( sono o dei dirigenti o dei mistici), c'è qualcosa che li spinge verso l'alto.
Nel loro lavoro scendono e dicono ai loro dipendenti o collaboratori, le cose che hanno scoperto lassù, comunicano per lavoro, queste verità straordinarie dopo di chè il venerdì se ne tornano di sopra.
Tentano spessissimo di sistemarsi e di essere normali. si adattano scendendo assumono identità che non sono le loro; se si sposano, la persona che li sposa avrà a che fare con l'identità di compromesso che loro hanno stabilito per poter arrivare la sotto, è chiaro che il legame non dura; tipico di queste persone è un divorzio più o meno doloroso; stanno bene quando sono sulla loro montagna ( non significa che devono star da soli) magari prima o poi incontrano qualcuno simile a loro, magari nato negli stessi giorni, o i nati degli angeli del Castello, con questi possono intendersi bene; per questi Angeli cosa importante è poter disporre di 1/2 giorni alla settimana di assoluta solitudine, sono dei contemplativi irresistibili.
Benedetto Croce, Copernico sono nati qui, Bettino Craxi è nato qui chi lo ricorda, aveva un modo caratteristico di parlare ( come un sacerdote antico) aveva lunghissime pause; dal punto di vista di questo mondo un 'AY'a'eL può sembrare un delinquente, ma non per lui, la montagna, può essere in riva al mare, dall'altra parte del mondo, l'importante è che devono sentire tra loro ed il resto del mondo una distanza.
Quale professione può andare bene loro a parte lo statista, l'astronomo o il professore universitario o il dirigente d'azienda; o hanno questa posizione di superiorità o sono un disastro totale, con l'unica condizione che devono stare almeno 1/2 giorni da soli.
Il nome di Eyael significa “Dio delizia dei bambini e degli uomini”.

Il dono dispensato da Eyael è TRANSUSTANZIAZIONE e TRASFORMAZIONE.
Questo angelo domina ogni processo di trasformazione: i cambiamenti, le mutazioni, le metamorfosi, negli eventi, nelle personalità, nella Natura. Dona amore per la solitudine; saggezza e ispirazione superiore; inoltre particolari talenti artistici, specie legati alla pittura e alla musica, e anche attitudine a cucinare, cioè alla trasformazione del cibo. Ispira lo studio delle alte scienze e della storia universale. Riguardo alla nostra evoluzione, sapersi trasformare significa in primo luogo scoprire ciò che in noi più ci inquieta o ci turba, comprenderlo e accettarlo. Con l’accettazione c'è l'inizio della trasformazione; per l'impulso di Eyael ogni nostra debolezza può essere trasformata nel nostro miglior punto di forza; la nostra energia si espande e la nostra azione trasforma positivamente il mondo. Secondo Haziel questo Angelo ha il compito di esteriorizzare in termini completi i sentimenti, attraverso il cui filtro l’individuo farà passare ogni cosa; la sua vita sentimentale ne risulterà molto stimolata, e l'azione dell'angelo si potrà manifestare anche attraverso un gran numero di vicende amorose. Queste saranno in genere di breve durata, ma poiché i protetti di Eyael recano in sè il Messaggio Divino, gli episodi che tramite loro condurrano a un mutamento saranno legati a circostanze da leggere in chiave nettamente favorevole. Attraverso i propri amori, dunque, i protetti da questo angelo cambiano il mondo facendo cessare situazioni stagnanti, stimolando energie nuove e promuovendo l'amore per cause positive. Secondo la Tradizione Eyael dona lunga vita sia agli esseri umani sia ai monumenti, che conserva nel miglior stato possibile affinché la saggezza venga tramandata di generazione in generazione; il suo campo d'influenza si estende inoltre a tutti gli studi esoterici, filosofici e di carattere spirituale.

Qualità di Eyael e ostacoli dall'energia "avversaria"
Le qualità sviluppate da Eyael sono la capacità di trovare il buono in ogni cosa, generosità di sentimenti, consolazione, gusto per l’elevazione e l’evoluzione spirituale; saggezza, erudizione, illuminazione divina, comprensione dell’aspetto sconosciuto dell’Opera di Dio, cambiamenti, longevità.
L’Angelo dell’Abisso che contrasta Eyael si chiama Gagalim e rappresenta l'oscurità e tutti gli inganni che discendono dalla mancanza di luce. Causa pregiudizi, imbrogli, visione ingannevole, diffusione di convinzioni errate e di sistemi erronei sia nel campo spirituale sia scientifico.
Meditazione associata al Nome: Grandi aspettative
La meditazione associata a Eyael si chiama "grandi aspettative" Secondo la Kabbalah, infatti, la sua vibrazione fornisce lo strumento meditativo più efficace a coloro che si aspetterebbero di più dagli amici, da familiari o dalla vita stessa, ma vedono risultati che non ritengono all'altezza delle loro aspettative, oppure se ne sentono delusi, in quanto non abbastanza corrisposti.
L'intuizione profonda cui dobbiamo attingere è che è necessario bandire le aspettative come ragioni delle nostre azioni: la nostra vita deve essere retta a prescindere dal guadagno che possiamo trarre dalle nostre buone azioni, compresi i guadagni spirituali. Ogni nostra azione deve essere volta al Bene, sempre, a prescindere dal frutto ed è proprio così, non aspettandoci assolutamente niente, che avremo il miglior esito delle nostre azioni nella nostra stessa vita; non importa come e quando; l'importante è non cadere nello scoramento a causa del perdurare delle nostre aspettative. Meditazione: ora, concentrando la tua visione sulle lettere ebraiche della radice del Nome, senza pensare ad altro, respira e, lasciandoti permeare profondamente e a lungo dal suo significato, pronuncia questa intenzione: in virtù di questo Nome ora controllo il potere del tempo nella mia vita. Non chiederò di più per domani ma apprezzo ciò che già ho, nell'oggi. Bandisco ogni falsa aspettativa e cerco di far emergere il valore di ciò che ho e di ciò che sono, proprio adesso.

Esortazione angelica
Eyael esorta a sviluppare una volontà decisa e a non temere la solitudine: anzi, ad affidarsi ad essa per trovare quell'appagamento spirituale che più di ogni altra cosa può soddisfare la natura umana. Rinunciando apparentemente a qualcosa (e fra le varie cose alle proprie paure) si farà lo spazio necessario per ottenere qualcosa di più vero e prezioso.
http://www.nonsoloanima.tv/index.php?controller=angeli&path=77

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