Ra'aHa'eL ( dalla sera del 1 alla mattina del 6 Marzo) Rochel, o Ra’aha’el, è il 69esimo Soffio, quinto raggio angelico nel Coro lunare degli Angeli Angeli; Il nome di Rochel significa “Dio che vede tutto”
Quando ero ancora all’inizio dei miei studi di Angelologia c’erano molti Angeli di cui mi sembrava di non aver capito gran che, e Ra’aha’el era uno di questi. Mi sembrava troppo strano, e improbabile, che le persone nate dal 1° al 6 marzo dovessero veramente ritrovare cose smarrite o persone perdute di vista, per sentirsi felici e realizzate. E quella volta fu un’esperienza, a farmi intendere meglio. Avevo parlato di quest’Angelo a una sua «protetta» (che saluto caramente, se mi sta leggendo), le avevo spiegato quel che dicevano i Codici antichi: che Ra’aha’el dona un forte, combattivo, meticoloso senso di giustizia, e che il modo migliore per usarlo era appunto ritrovare ciò che si è perso, e capire in che modo e perché lo si è perso, e che se lei si fosse impegnata in questo ne avrebbe avuto notevole fortuna, e così via. Ma, non essendone convinto io stesso, non riuscii nemmeno a convincerne lei, ed ebbe la netta impressione che fossero tutte sciocchezze.
La rividi qualche mese dopo e mi raccontò, divertita e contenta, quel che le era successo nel frattempo:
«Un po’ di tempo fa» disse «stavo facendo pulizia nel nostro box, e da uno scaffale è caduta una busta: c’erano dentro altre buste. Be’ – ho pensato, - si vede che qualcuno l’ha messa qui per qualche buona ragione, e che qui deve stare. Ma poi mi è venuta la curiosità di vedere cosa conteneva, ed erano le lettere di mio marito e della sua amante...»
«No! Ma dai» dissi io.
«Eh sì. Allora ho pensato: gli faccio subito una scenata. Ma poi no – mi sono detta, – vediamo prima come stanno davvero le cose. E ho cominciato a seguire mio marito, ho fatto anche due foto mentre entrava in casa di quella lì, e alla fine, una sera, gli ho messo davanti la situazione con tutte le prove, e gli ho detto pari pari: «Io mi tengo la casa, d’accordo?» senza alzar la voce né altro...»
«E lui?»
«E lui niente, abbiamo chiuso, ma la storia non è finita. Neanche tre settimane dopo, stavo aspettando l’autobus e vedo che arriva...» (e qui fece un bellissimo sorriso) «vedo che arriva, come dire, insomma... Io ho avuto un solo grande amore in vita mia, e non era mio marito, ma quest’altro.»
«Quello che stava arrivando?»
«Sì. Mi ha vista, ci siamo seduti alla fermata, abbiamo cominciato a parlare... Erano anni che non lo rivedevo. Abbiamo perso non so quanti autobus, mentre parlavamo lì. E adesso abitiamo insieme da un mese.»
È una bella storia, a mio parere. Niente di cabbalistico in senso stretto, ma comunque mi fu utile. Lì cominciai – tutto a un tratto – ad accorgermi di come, per esempio, Pasolini (5 marzo) ritrovasse e aiutasse a ritrovare ciò che le culture italiane avevano perduto nei loro matrimoni sbagliati; e del «divorzio» a cui Gorbaciòv (2 marzo) cominciò a guidare la Russia; e tante altre esperienze ancora. La parte empirica dell’Angelologia è infatti importantissima, in quanto aspetto visibile di un invisibile. Grazie ancora a quella mia cara amica, per l’aiuto!
L'Angelo delle antiche promesse ( Ra'aHa) in ebraico è "vedere". Ra'aHa'eL significa " La vista del Dio creatore": 'EL o ' ELoHiYM, è infatti il nome di colui che crea l'universo, sia durante i sette giorni, sia anche in seguito.
Siccome nessuno può vedere Dio " e restare vivo" ( Esodo 33,20), possiamo dedurre che l'energia di quest'Angelo richiede non che cerchiamo di vedere il Creatore, ma che adottiamo il suo punto di vista nel valutare le nostre vicende, per poterle creare diversamente.
I tuoi maestri elementari, i tuoi porfessori: questi duplicati dei padri e delle madri, autori della tua DISEDUCAZIONE. Se qualcuno invece ti avesse educato, non potrebbe averlo fatto che col suo essere, non col suo parlare. Cioè, col suo Amore, o la sua possibilità di Amare ( Pier Paolo Pasolini nato il 5 Marzo )
'ELoHiYm, rappresenta il vedere ciò che ancora non è apparso;questi Angeli sono specialisti del vedere e del far vedere quello che gli altri non vedono ( Pasolini è un esempio di far vedere ad altri quello che non vedono).
Il personaggio che esprime il personaggio di quest'Angelo in tutto e dalla canzone che gli ha dato il successo "4 Marzo 1943" è Lucio Dalla, nato il 4 Marzo; questa canzone racconta di una persona che non ha avuto il padre e che in qualche modo ne sente profondmente la mancanza e lo cerca, e questo da un senso a tutta la sua esistenza e da un enorme successo alla persona che la canta.
E' una carattristica quotidiana delle persone nate in questi giorni, che è la soglia da superare per essere veramente felici, non accontentarsi di quello che si vede, vedere un po più in là e soprattutto vedere quello che non si vede più, che non ti è stato fatto vedere; vedere ad esempio in te o negli altri i talenti che non hai potuto sfruttare, aiutare le persone a scoprire quali sono i loro più segreti traumi, ostacoli e desideri; questa è la natura delle persone nate in questo periodo.
Se riescono a farlo, se dedicano la loro vita al vedere e al far vedere, ad accorgersi ad esempio a quello che hanno perso allìetà di 4/5 anni e cercarlo fino a che lo ritrovano e riportarlo fuori, e poi fare questo per gli altri, saranno persona socialmente utilissime e molto felici; se per qualche motivo non riescono e fanno professioni ordinarie hanno una caratteristica che è quella di ricordarsi il primo amore, che per qualche motivo hanno abbandonato, e tornare a cercarlo; tornando a cercarlo nascono, e si accorgono che tutta la vita che hanno condotto accontentandosi di tutto quello che si vedeva intorno era tempo perso prima della nascita.
Le persone nate tra il primo del 6 marzo che non fanno i veditori nascono con la ricerca del primo amore, e tutto quello fatto fino a quel momento va abbandonato, per cui l'attuale marito, l'attuale moglie, devono tornare indietro in tutto.
Se hanno qualità artistiche è chiaro che il loro mestiere sarà sulle arti visive perchè il vedere è la loro natura, Michelangelo è nato qui, Botticelli è nato qui, Tiepolo è nato qui; Michelangelo ha la caratteristica di ingrandire qualsiasi cosa, per cui qualunque parte del corpo che non vede, Michelangelo la fà gigantesca in modo che tu non possa non vederla, è un indice puntato su tutte le parti del corpo ad indicare che tutte sono fondamentali.
Il Botticelli e il Tiepolo hanno in comune l'interesse per qualcosa di lontano di passato per la mitologia, far vedere quello che per gli altri è archeologia, il far vedere come se fosse vivo, il riportare in vita attraverso l'immagine.
Non sono giorni facili richiedono grande intelligenza, coraggio e creatività, ma questo Angelo ha la fortuna che deve concentrasi solo al vedere e lasciarsi guidare dall' Angelo che penserà ai dettagli.
Il dono dispensato da Rochel è il RISTABILIMENTO, la RESTITUZIONE.
Questo bellissimo Custode è l’Angelo solare nel Coro lunare degli Angeli Angeli: attraverso Lui, questi due astri vivono una "storia d’amore" e, quando questo angelo esercita il proprio profondo influsso intorno a qualcuno, egli vedrà un’autentica fioritura di amori disinteressati, cioè di persone che gli offriranno il loro aiuto e sostegno per puro affetto. La Tradizione afferma che Rochel è portatore di un’immensa chiarezza che permette di ritrovare ciò che un tempo fu perduto: dal punto di vista filosofico, ciò che l’uomo ha perduto è l’altro Sè stesso, la parte smembrata da lui al momento della separazione dei sessi, secondo la concezione che all'origine gli Umani furono androgini, in completezza di Uomo – Donna. Invocato quest’Angelo può riequilibrare le tendenze maschili e femminili: lenisce la nostalgia dell'essersi perduti, dona la strada per ritornare a se stessi e scoprire, nell'unità con il proprio Sé superiore, l'appagamento e la Gioia d'amore che potremo così restituire al Mondo. La chiarezza di visione data da questo angelo dona anche un equilibrio che può fare dei suoi protetti degli abili risolutori di conflitti, il che nella professione potrà produrre ottime figure legate alla giustizia; valenti avvocati, diplomatici o politici. Dice Haziel che, secondo la Tradizione esoterica, l’Angelo Rochel si chiamerebbe in realtà Rahael (reish – aleph – he – aleph – lamed); cioè come l'angelo potestà Rehael (reish – he – ayin – aleph – lamed), in quanto i due Nomi (pur differenti per una lettera) danno luogo alla stessa pronuncia orale. Egli accetta dunque il Nome Rochel, ma per differenziarsi nettamente dalla Potestà sua omonima. Riguardo al suo influsso sui suoi protetti Rochel è l’Angelo della fedeltà: la persona si distinguerà per un comportamento integerrimo, di esemplare dirittura, sempre teso allo sforzo di trovare pieno accordo con la sua Coscienza, eppure a volte cadendo in gravi contraddizioni. Haziel avverte infatti che "è essenziale obbedire alla parte più elevata che alberga in noi, e non alle molteplici personalità abismatiche che turbinano nella nostra psiche, giacché è nostro compito la realizzazione del Piano previsto dal nostro Sé Superiore, perché solo da essa dipende la propria piena affermazione nella Vita".
Qualità di Rochel e ostacoli dall'energia "avversaria"
Le qualità sviluppate da Rochel sono chiarezza di visione, onestà, grande delicatezza, amore e rispetto paterno, rispettabilità, grande nobiltà di cuore, vigilanza, purezza, senso della giustizia, equilibrio, assoluta e profonda correttezza verso gli altri. L’Angelo dell’Abisso contrario a Rochel si chiama Trisaga e rappresenta il "ladro derubato". Causa perdite, ingiustizia, procedure legali che si concludono a danno degli innocenti, danni notevoli per spese legali, furti, rovina economica, deviazione, abuso di beni; errori di valutazione, inganni.
Meditazione associata al Nome: ritrovare la strada di casa
La meditazione associata ad Rochel si chiama "perso e trovato". Secondo la Kabbalah, infatti, questo Nome fornisce lo strumento meditativo più efficace a chi deve ritrovare la strada per tornare a casa per tutti coloro che attraversano la vita con la sensazione che quello in cui si trovano "non sia il loro posto", oppure per quei momenti della vita in cui ci si sente smarriti. Meditazione: ora, concentrando la tua visione sulle lettere ebraiche della radice del Nome, senza pensare ad altro, respira e, lasciandoti permeare profondamente e a lungo dal suo significato, pronuncia questa intenzione: Con questo Nome come bussola il mio sentiero verso la mia casa spirituale è illuminato. Io ritrovo l'orientamento. Ad ogni passo, in ogni momento che passa, mi sento confortato, ritrovo fiducia e un più saldo senso della direzione".
Esortazione angelica
Rochel esorta a restituire al mondo ciò che ci è stato donato, senza timore di perdere mai; tutto quello che cercheremo di restituire ci sarà nuovamente donato in abbondanza.
E' l'Angelo dei nati dal 1 al 6 marzo: ra'aha in ebraico significa vedere. I suoi protetti sono animati da un congenito desiderio di essere utili alla crescita degli altri,ai quali cercano di far vedere le cose che non appaiono chiare a tutti. Solitamente sviluppano questa dote attraverso esperienze sgradevoli:proprio a causa del loro interesse per gli altri,tendono infatti a mettere se stessi in secondo piano e a trascurare le proprie brillanti qualità per adeguarsi alle esigenze di familiari e amici, ed è quasi inevitabile che quel qualcuno se ne approfitti,e li strumentalizzi. Quando in seguito se ne rendono conto devono cvompiere notevoli sforzi per ritrovare la propria via e la fiducia in se stessi.
Quella 'El finale del nome che lo va a completare va intesa come Elohim (Dio Creatore). Ra'aha'el significa dunque "la vista del Dio Creatore" ;esorta dunque a guardare le nostre vicende dal punto di vista di chi crea,in modo da poterle creare diversamente.
Anche noi abbiamo avuto i nostri Giorni della Creazione:tanto tempo fa,quando eravamo bambini,il nostro universo andava prendendo una certa forma,ed eravamo certo noi a dargliela;e anche se allora eravamo molto piccoli,quella forma era più grande di ciò che poi ci hanno obbligato a vedere,a capire e a diventare. Le domande che allora ci sorgevano spontanee e che ponevamo agli adulti invano,erano più geniali di quelle che ci sforziamo di farci venire in mente adesso.
Quando vedevamo giusto,allora o adesso? Il Mondo non esiterebbe a sminuire il nostro punto di vista creativo di allora:che ne sa un bambino di tutte le esigenze della società moderna? D'altronde questo è il punto di vista di Erode,che con la sua strage degli innocenti rappresenta,nella tradizione cristiana come in altre tradizioni,il passaggio dall'infanzia all'età adulta,e chi si salva è a sua volta Salvatore.
"I tuoi maestri elementari,i tuoi professori:questi duplicati dei padri e delle madri,autori della tua diseducazione. Se qualcuno invece ti avesse educato,non potrebbe averlo fatto che col suo essere,non col suo parlare.Cioè,col suo amore,o la sua possibilità di amore" (Pier Paolo Pasolini-nato il 5 marzo del 1922)
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