giovedì 12 settembre 2013

34. LeHeHiYaH ( dalla sera dell'8 alla mattina del 13 Settembre)


LeHeHiYaH ( dalla sera dell'8 alla mattina del 13 Settembre) L'Angelo dell'Armistizio. Lehahiah, o Lehehiyah, è il 34esimo Soffio e il secondo raggio angelico nel Coro marziano degli Angeli Potestà. Il nome di Lehahiah significa “Dio di conoscenza” o "Dio clemente".

לה (LH) significa andare in una qualsiasi direzione;
חיה ( HaYah) è il singolare di HaYYWoT;
come a dire "Io sono la Forza Motrice che ti porta ovunque".
Occorre solo accorgersi che questa forza esiste e puoi essere tu a dirigerla.
La sera dell' 8 Settembre 1943, all'annuncio dell'armistizio con gli alleati, l'esercito italiana i sbandò: ovvero le persone che fino a quel momento erano abituate a vivere solo seguendo comandi, si trasformarono in una moltitudine di uomini che potevano andare dove volevano, i soldati tornarono a essere ciò che in realtà erano sempre stati individui liberi.
Poco più di mezzo secolo dopo , l'11 settembre 2001, gli attentati di New York,, furono clamorose strumentalizzazioni della energia leheiana, progettati apposta per dimostrare al mondo che ci si può sempre allontanare dalle rotte stabilite, ma ch quando ciò avviene ne derivano dei disastri.
Il messaggio che si impresse nella mente di miliardi di persone fu: Solo i seguaci del Male vanno dove vogliono.
La CSC è stata sempre abilissima a mettere in cattiva luce LeHeHiYaH.
Ma siccome nessuno di Voi è la maggioranza della gente, potete permettervi qualche riflessione leheiana su voi stessi.
In che direzione stiamo guidando l'energia di questo Angelo?
Per capirlo è sufficiente voltarsi a guardare il cammino percorso da qualche anno a questa parte. Vi piace il tragitto che ne risulta?
Se la risposta è no, la forza motrice di LeHeHiYaH può portarvi altrove in qualsiasi istante, basta che gli indichiate dove.
Intanto che ognuno decida il proprio dove, è bene tener presente di una circostanza preliminare: quando siamo chiusi in un qualsiasi sistema in cui molti problemi sono difficili da risolvere ( ad esempio nella nostra CSC) la cosa più urgente da fare è uscirne, prima ancora di sapere dove altro andare.
Einstein diceva che " un problema non si può risolvere allo stesso livello di conoscenza che l'ha creato".
Ad esempio chi parla solo la lingua italiana odierna, non sa ( e non sa di sapere) in quale misura i suoi discorsi esprimano ciò che pensa; chi invece impara un altra lingua , poniamo l'inglese, scopre di avere nella propria mente concetti che in questa lingua si possono esprimere con precisione e semplicità , mentre in italiano odierno no.
Lo stesso avviene quando diamo un occhiata fuori dalla CSC " portami fuori da qui" dovremmo dunque chiedere immediatamente a LeHeHiYaH, e obbedirebbe in un attimo, senza spostarci di un palmo da dove siamo, dato che chiunque è già uscito dalla CSC, se solo ci si accorge di poter chiedere a LeHeHiYaH una cosa del genere.
Gli ingelsi usano il termine The Self per indicare ciò che una persona ha di essenziale e la distingue da ogni altra; per far si che il nostro Self possa sviluppare direzioni, occorre che ognuno di noi dichiari il proprio personale 8 Settembre: sospendere alleanze e contese, obbedienze ed esercizi d'autorità.
Staccarsi dal ruolo che ciascuno di noi ha nel mondo; ciò è più laborioso da descrivere che non da fare: si tratta solo di starsene tranquilli e di meravigliarsi di quanta strada si percorra nella propria evoluzione interiore se, almeno per qualche istante , non si va da nessuna parte.
Bisogna stare fermi per sognare, e li, fuori dal sistema, si può cominciare a ragionare vantaggiosamente su qualche nuova direzione.

L è l'andare verso l'alto, una forza spirituale ideale, e il nemico di questa forza che sono la legge le istituzioni; l'attentato dell'11 settembre è perfettamente Lehehiyah, perché c'è una spinta nell'abbattere la potenza economica più forte del mondo, in nome di una legge più forte.
Una delle caratteristiche di questo Angelo è: punta splendidamente in alto e deve stare attento a lasciarsi prendere dalla collera;
Per la nostra vita quotidiana significa che queste persone nate tra il 9 e il 13 settembre, sono persone che nascono veramente quando puntano verso l'alto, o nella carriera, o negli studi; quando una persona sale verso l'alto ha due modi:
1) nella pratica, fare tanta carriera, diventare un capo, pensa fin da piccolo con la mente di un capo; ( nella prima parte della loro vita salgono nel concreto, ma nella seconda parte della loro vita si accorgono che la loro salita è quella di tipo spirituale);
2) spirituale, sia nella prima parte sia nella seconda parte, il nemico che hanno è l'irritarsi, il peccato dell'Ira ( ira vuol dire io voglio avere ragione, quindi vuole trovare chi ha torto), e chi sale non può rivolgersi verso ciò che è sotto perché smetterebbe di salire, poiché frenerebbe la sua salita.
Tra gli scrittori di questo periodo abbiamo Tolstoj che ha scritto Guerra e Pace, ( sono l'attentato alle 2 torri) i primi 2 volumi gli servono per salire in alto, nel terzo volume c'è un affermazione dell'io; nella seconda parte della sua vita comincia la sua crescita interiore spirituale, e comincia a leggere la bibbia e i vangeli dicendo che sono stati tradotti male e sostiene che IO vi dirò la verità su cosa dicono questi due testi, e scrive 30 volumi di saggi su queste cose.
Questi Angeli nel XXI° secolo non sono molto diversi da Tolstoj ;se ha coraggio, perché sentirà le istituzioni come qualcosa di insufficiente, comincerà a salire più in alto possibile; può fermarsi, ( ad esempio si sposa con una persona che l'alletta ma diventerà molto collerico); se avrà coraggio di seguire la propria natura comincerà a salire farà la sua carriera, poi ad un certo punto della sua vita dirà ma io cosa ci sto a fare al mondo, e parte la sua noia scoperta.
C'è una frase sui manuali di Angelologia che dice "Grande fortuna nel chiedere di persona e per lettera", vuol dire che sono i due modi di pregare descritti anche nei vangeli quando Gesù dice :chiedete e vi sarà dato, devi imparare a chiedere, se ti rendi conto di quello che ti manca, qualcosa in cielo si mette in moto, e te lo fa arrivare se sai chiederlo; la contraddizione sta nel fatto che tanto dio lo sa già, vuole dire che il primo modo di pregare esorta al coraggio di accorgerti di vedere cosa ti ha trattenuto fino ad ora, allora renditene conto e cresci; il secondo modo di pregare è tu non sai cosa ti manca davvero, in tal caso sei aperto alla scoperta, io sono pronto ad accogliere i suggerimenti; ognuno ha il compir di essere il proprio Angelo, quando si arriva a tal punto comincia ad essere anche altri angeli, questo è uno dei più emozionanti.

Il dono dispensato da Lehahiah è la RETTITUDINE.
Dice Haziel che questo Angelo concede i suoi doni e poteri all'individuo perché questi li metta a disposizione di qualche figura di valore, o storicamente importante, per assisterla con devozione, rispetto, serietà, lealtà e disciplina, ed esserne in cambio generosamente ripagato. Nella vita quotidiana questa prerogativa si traduce nella tendenza, per i protetti da Lehaiah, a godere della piena fiducia da parte dei superiori, che in ambito professionale concederanno loro ogni genere di ricompensa legata al lavoro. Questo Angelo ama chi lavora duramente, ma concede la completa sicurezz nella continuità dell'impiego. I suoi protetti dovranno restare a stretto contatto con i loro capi, poiché l'ascesa dei superiori implicherà anche la loro; e con l'aiuto dell'Angelo potranno raggiungere posizioni invidiabili. Dice Haziel che Lehahiah struttura mirabilmente la vita materiale e se invocato imprime una forte accelerazione a tutte le nostre azioni. La sua energia propizia l'affermazione del grande industriale, dell'uomo che scolpisce la propria opera con tutta la forza dell'ambizione; ogni cosa, nella vita delle persone da Lui protette, avrà una sfumatura militare. Quest'Angelo conferisce forma definitiva al progetto che la persona difende ardentemente, possibilmente ad indirizzo nobile ed elevato. Protegge i re e i principi, assicurando solidità al regno e inducendo i sudditi alla lealtà che si prova verso coloro di cui si riconosce il carisma.
Secondo la Kabbalah, tre versetti dell'Esodo (ciascuno composto da 72 lettere), celano il codice dei 72 Nomi di Dio; e precisamente i versetti 19, 20 e 21 del capitolo 14. Riguardo all'origine precisa delle lettere nel trigramma di questo Nome la lettera Lamed (aiguillon de boeuf) proviene da: "l'Angelo di Dio che stava davanti al campo di Israele si mosse e si mise dietro di loro" (Esodo 14, 19). La He (finestra), da: "questa nube da un lato (cioè per alcuni) era tenebrosa, dall'altro (cioè: per altri) rischiarava la notte" (Es. 14, 20). La Heit (barriera), da: "e l'Eterno ritirò il mare con forte vento da Oriente" (Es. 14, 21). Ne esce l'immagine di una dirittura spirituale che consente di adattarsi a tutte le situazioni. Questi segni suggeriscono anche che l’energia di questo angelo aiuti a mantenersi calmi nei momenti in cui potremmo farci prendere dalla collera: Lehahiah è infatti considerato anche l’angelo del placarsi.. viceversa (non per niente) l'angelo avversario induce proprio violenza e collera!

Qualità di Lehahiah e ostacoli dall'energia "avversaria"
Lehahiah sviluppa la capacità di ascolto, disponibilità, comprensione, obbedienza; altruismo, fedeltà, serietà. Comprensione delle Leggi divine. Capacità di rendersi preziosi ai superiori; senso dell’ordine e della disciplina; rigore. Dona inoltre la capacità di riappacificare i contendenti e la facoltà di placare ogni sorta di violenza e ira. L'Angelo dell'Abisso a lui contrario si chiama Raner e rappresenta la violenza e la collera pericolosa. Provoca discordia, liti, guerra e rivoluzione.
Meditazione associata al Nome
La meditazione associata a Lehahiah si chiama chiama "relativizzarsi". Secondo la Kabbalah, infatti, la vibrazione di queste lettere consente di percepire come tutto quello che vediamo nella vita materiale altro non è che un'emanazione dell'Albero della Vita e concede, attraverso un'intima tensione, di collegarsi trascendendo l'ego: cioè relativizzando tutto quello che crea attaccamento alle nostre opinioni e riducendo così i blocchi e la staticità che ne discendono. Meditazione • Ora, concentrando la tua visione sulle lettere ebraiche della radice del Nome, senza pensare ad altro, respira e, lasciandoti permeare profondamente e a lungo dal suo significato, pronuncia questa intenzione: per la Luce di questo Nome trascendo il mio ego e mi tendo verso l’Albero della Vita. Ora che mi distacco dall’ego la felicità riesce a raggiungermi. Io lascio cadere la testardaggine e coltivo l’arte di non boicottami da solo.

Esortazione angelica
Lehahiah esorta a orientare le proprie energie verso un progetto universale, diventando coscienti delle proprie potenzialità e mettendole al servizio del bene comune.

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