mercoledì 18 settembre 2013

36.MaNaDe'eL ( dal 19 al 23 Settembre)

MaNaDe'eL ( dal 19 al 23 Settembre) L'Angelo del centuplo oggi; Menadel, o Manade’el, è il 36esimo Soffio e il quarto raggio angelico nel Coro marziano degli Angeli Potestà; Il nome di Menadel significa “Dio adorabile".

פ (Me-) significa "da";
- כך (NeD) significa "muraglia":
e MaNaDe'eL è l'Angelo di chi dalla muraglia guarda fuori, ed esita ancora ad uscirne.
Nell'Esodo, Dio lasciò che gli ebrei attendessero a lungo, prima di costringere il faraone a lasciarli andare.
Le muraglie vanno osservate attentamente finché se ne è prigionieri, così che si possa riconoscerle sempre; hanno il brutto vizio di ricostruirsi di continuo, anche quando si è sicuri di averle superate e di marciare liberi verso qualche terra promessa.
Possono assumere forme innocue, ad esempio diventano facilmente muraglie il condominio, le pantofole vicino il letto , l'armadio; tutti oggetti rassicuranti e confortevoli,ma con i quali non solo abbiamo arredato la nostra casa, ma anche la nostra mente e il nostro animo.
Per abitudine selezioniamo in modo automatico i nostri pensieri, sentimenti, intuizioni, evitando di notare quelli che stonerebbero accanto agli altri oggetti che siamo abituati a vedere intorno; può capitare che siamo il calco dei nostri arredi.
Proprio allo scopo di emancipare gli "Io" da queste muraglie domestiche, vi è nella tradizione ebraica la festa di SWuKWoT, ovvero delle Capanne, e si celebra proprio nei primi di autunno.
Tra i rituali vi è la costruzione di una piccola capanna di rami, all'aperto, nella quale prendere il pasto e trascorrere un po di tempo. Non occorre essere ebrei per apprezzare il beneficio esistenziale di questa pratica.
L'energia Menadeliana richiede che stabiliamo una netta differenza tra abitare e vivere benché nella CSC siano sinonimi.
Perciò quando si ha voglia di cambiare vita è bene dire addio preventivamente a comodini, armadi e arredi vari.
A tal fine potreste celebrare anche voi la festa della capanna, come quando da bambini si giocava a costruirsi una capanna con le scatole di cartone in cortile: i bambini si intendono di rituali saltuari molto più degli adulti!
Oppure se siete mediativi sarà sufficiente riflettere su un passo del Vangelo ( Marco 10,19) in cui si garantisce che chi "lascia tutto" ottiene il " centuplo di tutto" e la cosidetta vita eterna.
Il centuplo è una ricompensa e il passo evangelico significa che il momento in cui ci si è sbarazzati delle muraglie quotidiane si comincia a percepire ogni cosa con un intensità tanto maggiore da apparire centuplicata.
Ciò avviene nella vita eterna, che non è la vita dopo la morte, bensì la vita al di fuori del pensiero della morte, ci si accorge di ciò perché solo una parte della nostra mente teme di morire.
Ed è questa parte che limita, sabota, le nostre scelte, che rimane aggrappata alle sue muraglie; ma se avete riconosciuto in voi questa parte paurosa, spostate l'attenzione e noterete che l'altra parte della mente è quella che ora sta leggendo, quella che sta "centuplicando la realtà dei caratteri tipografici, poiché li trasforma da semplici segni scuri in parole, significati, pensieri.
Eterna è nel senso più ampio perché ogni volta che cominci qualunque cosa ti interessa e nel farlo apri la tua attenzione, usi la tua energia, per ampliare la nostra parte eterna , cominciamo a centuplicare anche il valore delle cose che vediamo tutte intorno a noi, a coglierne la bellezza, la realtà, il senso, così che ci interessino tutte; in tal modo la paura del futuro lascerà il posto all'immensità del presente.

Mem indica l'elemento materno ma indica anche un confine chiuso e una porta di uscita, N è la lettera delle concretezza delle cose materiali, e D è la lettera del dare, dono.
Queste persone e questi avvenimenti ( 20 settembre la presa di roma) hanno nella prima parte della vita sono chiusi nella M ( ad esempio una famiglia oppressiva, un mestiere di massaia, un rapporto con il lavoro difficile e noioso) si fa sposare e si fa opprimere; scegli un lavoro in cui qualcunaltro guadagno, ed è legato da un suo rapporto avaro con le cose che ha ( le sue pantofole, il suo comodino, il portachiave, ecc); questo attaccamento che hanno con le loro cose li blocca non per tanto tempo, sono delle bombe ad orologeria, quando il loro coniuge, magari dopo tanto tempo passato insieme, arriva il momento che aprono la loro breccia e non si fermano più, scappano e non li trovate più, perché cominciano a volare alto, cominciano a moltiplicare le loro ricchezze; passano da massaia a distributore di ricchezze.
Da questo punto di vista il 20 settembre è una data molto Manadeliana, la breccia di Porta Pia; il manadel supera il suo muro..
Tra i MaNaDe'eL che hanno avuto successo c'è Sofia Loren,Stephen King; un altro è Umberto Bossi in gioventù cantante molto in Mem, molto chiuso e tutto ad un tratto il risveglio ( l'idea che Roma fosse il nemico).
Se conoscete qualche MaNaDe'el dite ai congiunti che non è una persona tranquilla, perché ad un certo punto apriranno la loro porta e....

Il dono dispensato da Menadel è il LAVORO.  
Per parlare di questo angelo Haziel prende spunto dall'osservare che sul piano spirituale Menadel è un gradino nella scala che conduce aChavakiah (l'Angelo del ritorno al Paradiso): anche sotto la sua guida, dunque, l'individuo è spinto a compiere un arduo lavoro di riflessione su se stesso. Secondo Haziel Menadel ispira soggezione anche ai mistici, perché è "il "caporeparto" della Fabbrica Divina, in quanto rappresentante del Capo stesso (in questo caso - in quanto nel suo Coro dispensa le energie di Marte, dell'Arcangelo Camael che lo dirige):spetta a lui indicarci il lavoro che dobbiamo svolgere. (...) Diciamo dunque che a noi spetta ricevere da lui (in quanto operai dell'Opera Divina) le disposizioni inerenti alle nostre mansioni. Egli ci indica in cosa consista il nostro nuovo lavoro, là dove nulla è ancora cominciato. I nati in questi giorni sono portati ad affrontare le difficili situazioni che si presentano negli esordi: per esempio lavorando in aziende appena create o creandone di nuove; comunque affrontando le difficoltà e le incertezze degli inizi. Nella loro vita la dimensione del lavoro sarà particolarmente importante: potrà essere la strada attraverso cui essi troveranno piena realizzazione, oppure proprio il terreno in cui si addenseranno gli ostacoli che li metteranno alla prova nella vita quotidiana, in qualche attività professionale complicata per intoppi di varia natura. Utile dunque ricordare che la Preghiera a Menadel risolve proprio le difficoltà inerenti al lavoro ed all'impiego

Qualità di Menadel e ostacoli dall'energia "avversaria"
Le qualità che sviluppa Menadel sono carattere disponibile, altruismo, amore verso gli altri; dona grandissima vitalità, potenti energie, vita lunga e felice, in cui il lavoro occuperà grandissimo spazio. Invocato dona mezzi di sussistenza appunto attraverso il lavoro, facilità di ottenere un impiego e sicurezza; liberazione dalla prigionia, dall'oppressione, da false accuse. Infine fa scoprire i beni smarriti o che sono stati rubati e offre il suo l’aiuto per far tornare gli esuli in patria.L’Angelo dell’Abisso a lui contrario si chiama Semlim e rappresenta il blocco e la mancanza di sostentamento. Crea impedimenti, blocca chi ha bisogno di libertà di movimento, aiuta a fuggire i colpevoli che devono rendere conto di colpe commesse. Causa inerzia per timore di conseguenze peggiori, accuse - anche ingiuste, licenziamenti, perdite di impiego, declino delle attività. 
Meditazione associata al Nome
La meditazione associata a Menadel si chiama chiama "assenza di paura" ed è volta a rimuovere le cause dei timori, non solo a cercare di tenerli sotto controllo. La vita non deve consistere nel convivere con l'ansia venendo a patti con il malessere tra un attacco e l'altro; o con le ragioni che ci fanno temere qualcosa. Bisogna invece tendere a una piena felicità ottenuta grazie a libertà completa e autentico appagamento. Secondo la Kabbalah questo Nome fornisce lo strumento meditativo più efficace per chi vuole raggiungere questo scopo, e non si accontenta di niente di meno. Meditazione • Ora, concentrando la tua visione sulle lettere ebraiche della radice del Nome, senza pensare ad altro, respira e, lasciandoti permeare profondamente e a lungo dal suo significato, pronuncia questa intenzione: per il potere di questo nome ora sorge in me il coraggio di combattere le mie paure. Cosa mi spaventa, e perché? affronto ogni timore proattivamente al livello del seme, lo estirpo alle radici e lo rimuovo definitivamente dal mio essere".
Esortazione angelica
Menadel esorta a cercare la liberazione lasciando cadere ogni paura, nella certezza di essere ripagati per le proprie sofferenze e le prove che ci si trova ad affrontare: il coraggio scaturirà dell'adesione al progetto del Bene in cui siamo sempre assistiti dalle forze spirituali.

MaNaDe'el Sibaldi


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