giovedì 26 settembre 2013

il cacciatore e il pescecane

C'era una volta un cacciatore che si recò nei boschi a caccia di prede sempre più grandi; era un ottimo stratega, le sue prede quasi erano contente di cadere nelle trappole che il cacciatore preparava lungo il suo cammino; un giorno durante una battuta fu preso da una profonda crisi, depose ogni arma che aveva con se, e prese il suo nuovo percorso nel senso contrario; nella foresta dove abitualmente lo stesso si recava in cerca di preda, avvenne un insolito evento; ogni animale presente nella foresta, era solito percepirne l'arrivo e ne seguivamo ogni suo meticoloso spostamento, studiando ogni sua strategia sempre messa appunto in modi impeccabili; alcuni animali, tra cui un giaguaro, un gufo ed un serpente, rimasero increduli, ma percepivano che nel cuore del cacciatore stava avvenendo qualcosa di magico, ma qualcosa di insolito, e vollero seguirlo.
Il cacciatore iniziò il suo cammino in una direzione esattamente opposta a quella percorsa fino a quel momento, sapeva in cuor suo che voleva cacciare per uscire dalla fiera, c'era qualcosa dentro di lui che lo spingeva ad uscire ma non sapeva il come; sapeva che era spiato dai tre animali che ne seguivano ogni suo spostamento ed era nello stesso momento attento ad un loro improvviso attacco.
Si spinse così tanto nel suo cammino, fino a quando giunse sull'oceano.
Li dovette usare ogni mezzo che aveva per poter costruire un mezzo che gli consentisse non solo di attraversare la vastità delle acque imponenti ma che avrebbe comunque dovuto badare ai suoi misteriosi alleati che lo seguivano in ogni sua azione.
Durante la sua avventura in mare, ebbe una sorta di intuizione: voleva incontrare un pesce cane.
Dopo diversi giorni di navigazione vide da lontano un esemplare enorme, si tuffo ed inizio a spingersi quanto più vicino possibile per notare i movimenti del pescecane.
Ciò che più lo colpì fu l'atteggiamento del pesce cane, vide che azzannava le sue prede, senza l'intento di volerle uccidere, vide che si avvicinava fulmineo sferrava l'attacco verso le prede, strappando un pezzo della loro carne; ciò che lo colpì fu il fatto che il grande pesce cane, non lo faceva per fame, e neanche per volere provocare danno alla preda, attaccava e basta, non si sa se era per la fame, per la paura, o per un altra motivazione.
Al pescecane non interessava neanche il sapore della carne che ogni volta strappava dalla sue prede.
Il cacciatore, sapeva che dietro a quel gesto di nascondevano alcuni segreti e..............

Nessun commento:

Posta un commento