sabato 14 settembre 2013

35. KaWaQiYaH ( dalla sera del 13 al 18 Settembre)

KaWaQiYaH ( dalla sera del 13 al 18 Settembre) L'Angelo del Dominio. Chavakiah, o Chavaquiah, o Kavaquiah, o Kawaqiyah, è il 35esimo Soffio e il terzo raggio angelico nel Coro marziano degli Angeli Potestà, nel quale amministra le energie di Giove.

Il nome di Chavakiah significa “Dio che dà la Gioia"

Nel nome di KaWaQiYaH compaiono le tre lettere che nell'alfabeto ebraico indicano l'assenza di libertà:

כ ( K) : il controllo esercitato su qualcuno
ו ( W) : il nodo, il blocco
ק (Q) : il possesso, la forza che spezza, o che nasconde.

KaWaQiYaH è soltanto realista: rispecchia nel suo nome, la condizione che nella storia umana si presenta più di frequente. Tutte le civiltà, quale più quale meno, piegano, imbrigliano, aggiogano gli individui, ne controllano la volontà, e le spezzano se fa tanto di opporsi.
Alcuni vi si rassegnano pensando che qualche sacrificio è necessario per il cosiddetto Progresso: ma qualunque cosa intenda la parola Progresso, le sue KWQ impongono alla vita di ognuno un prezzo troppo alto.
La maggioranza sopportano l'oppressione ripetendosi che non c'è alternativa: che l'impulso alla K, alla W, alla Q è innato nell'uomo, e che la selezione naturale privilegia perciò sempre chi sa essere più Kawaqista di altri.
Qualsiasi civiltà può reggersi soltanto se assimila a se stessa ogni individuo: se lo addestra a autokawaqizzarsi a comprimersi, a opprimersi da sé. Questo è il primo punto della CSC per non avere intralci.
KaWaQiYaH richiama l'attenzione su questo fatto, e da millenni esorta a farne un punto di partenza: a trasformare l'oppressione in una specie di rampa di lancio.
Per decollare occorre solo che dentro di noi ci sia un carburante che cominci a trasformarsi in energia propulsiva.
Nelle nostre giornate cos'è che c'è l'ho impedisce?
Ciò che la maggior parte degli individui fa è lamentarsi, indignarsi e protestare, ma sono passatempi che la CSC concede volentieri ai suoi sudditi, perché sono valvole di sfogo della pressione interiore che accumulandosi oltre un certo limite, determinerebbe un esplosione.
Quelle valvole sono facili da manovrare.
I sudditi si affezionano, perché ne traggono sollievo, preferiscono non notare quanta disonestà ne venga. Perciò badano bene a non indignarsi mai più di tanto, così che la protesta risulti poi vana, e si risolva in un trionfo dell'oppressore di cui gli indignati diventano complici.
KaWaQiYaH, spiattellando agli uomini la realtà dell'oppressione, li richiama invece all'onestà. L'alternativa che propone è: puoi rimanere suddito della tua civiltà , oppure cambiare e lasciartela alle spalle; nel primo caso la tua energia verrà utilizzata dalla CSC, che sarà un atto di abnegazione, di devozione verso gli oppressori. Ti costerà la vita intera. 
Se invece decolli dalla rampa di lancio, avrai ancora meno ragione di brontolare: sarai talmente occupato a guidare, frenare, accelerare, a kawaqare la tua energia propulsiva, che non ti rimarrà tempo per le proteste contro l'andazzo della CSC.
Il mondo in cui sei nato non saprà cosa farsene di te in compenso ti troverai un enorme quantità di energia interiore: quella che prima alimentava i sistemi della tua auto-oppressione.
Hai idea di cosa potrai realizzare con la tua energia che avrai liberato?
" Se infili la testa nella bocca di un Leone , non puoi lamentarti se un giorno te la strappa con un morso"

La (K) indica la compressione, quando funzione in modo estroverso indica il controllo sugli altri; la seconda lettera vuol dire Nodo ( WAW) e poi abbiamo la Q che indica dominio.
I nostri KaWaQiYaH sono persone che hanno avuto in sorte l'impossibilità di aver trovato la propria strada, ma sono nati per cercarla...cercano e non trovano, non sono fatti per realizzare la proprio felicità; di solito si scelgono una famiglia che li porta a fermarsi il più possibile.
I KaWaQiYaH sono i più grandi psicologi di tutti gli Angeli sono esperti in ciò che è blocco, plagio e compressione, ( in questi giorni è nata Agata Christie) sono i massimi esperti di ogni blocco umano.
Sono bravissimi non solo nel descrivere i blocchi, ma anche nel tirarli fuori, hanno capacità di analisi, che parlare con loro è un piacere, non possono essere introversi perché altrimenti sarebbero perduti.
Sono dei cercatori, dice la legge Mosaica che la tribù di Levi, quella dei sacerdoti, non può avere terreni , perché sono dei cercatori, sono sempre in evoluzione; i KaWaQiYaH sono dei Leviti, non trovano gioia personale; la loro gioia deriva da ciò che riescono a risolvere negli altri, nei loro blocchi, frustrazioni, e qualsiasi anomalia umana che in qualche modo lo limiti.
Il KaWaQiYaH single che ascolta con attenzione i vostri problemi è una figura meravigliosa, invece coloro che parlano dei loro problemi a voi sono figure terribili; ma è facile convertirli, basta che gli chiedete come stò? e la loro risposta arriva molto fluente e ritornano subito alla loro natura.
Hanno problemi dicono i manuali di eredità, in qualche modo non riescono a ereditare quello che le generazioni precedenti sono riuscite a produrre, il loro rapporto con il passato è difficilissimo.
Viaggiatori perenni che a un certo punto di accorge di essere in rotta con il suo passato, la loro ricerca è infinita, per quello sono anche ottimi studiosi del passato

Il dono dispensato da Chavakiah è la RICONCILIAZIONE.  
Dice Haziel che Chavakiah incita a riconquistare il mitico Eden che siamo stati costretti a lasciare: per questo l' 'Io-morale' dei suoi nati "troverà possibile espressione in spedizioni benefiche attuate in aree pericolose". Essi, cioè, potranno trovarsi a doversi spendere a favore di persone problematiche o comunque in gravi difficoltà. Queste esperienze avranno lo scopo di far comprendere ai protetti da questo Angelo che devono procedere a una revisone interiore, compiere una sorta di viaggio in se stessi per conoscersi più a fondo. Invocandolo potranno ricevere un grande aiuto in questo percorso, ottenendo perdono dagli altri gioia di vivere in pace e in armonia con tutti, ma anche doni materiali attraverso lasciti ereditari. Con il suo aiuto potranno riconciliarsi con l'Unità e con i Principi Eterni, mentre nella vita quotidiana l'influenza dell'angelo si manifesterà attraverso le riconciliazioni, anche con persone dagli interessi opposti. La necessità di una riconciliazione potrà emergere in particolare, nella loro vita, come ostacoli sul piano dei rapporti familiari o di lavoro, dunque tema da esprimere proprio attraverso il lavoro o la famiglia. Potranno anche trovarsi a convivere o a lavorare in ambienti difficili o ostili (o che gli appariranno tali, e con i quali dovranno appunto riconciliarsi). E' attraverso l'esperienza di tali ostacoli che passerà la riconquista del loro "Paradiso perduto".
Secondo la Kabbalah, il codice dei 72 Nomi di Dio è celato nei tre versetti 19, 20 e 21 del capitolo 14 dell'Esodo (ciascuno composto da 72 lettere). Nel trigramma di questo Nome la lettera caph (palmo della mano) proviene da: "l'Angelo di Dio che stava davanti al campo di Israele si mosse e si mise dietro di loro" (Esodo 14, 19). La waw (gancio), da: "questa nube era tenebrosa da un lato, dall'altro rischiarava la notte" (Es. 14, 20). La qof (cruna dell'ago), da: "e l'Eterno ritirò il mare con forte vento da Oriente (l'Est)" (Es. 14, 21). Queste lettere, interpretate in relazione alle loro origini, danno l'immagine della relazione d'amore che conduce all'unione sessuale. Per questo Chavakiah è considerato anche l'angelo dell'unione amorosa, e - nel cammino spirituale - quello del ritorno al Paradiso. Questi segni ci dicono anche che Chavakiah aiuta ad armonizzare le nostre pulsioni più istintive, dunque la sua vibrazione orienta la passione sessuale.

Qualità di Chavakiah e ostacoli dall'energia "avversaria"
Chavakiah sviluppa la capacità di superare le difficoltà e di perdonare; di vivere senza attriti con gli altri e di essere sempre magnifici e generosi. Dona amore per la condivisione, consapevolezza superiore, spirito di pace e di armonia; pacificazione, gioia di vivere, amore fraterno. Infonde grande senso del dovere e generosità fino al sacrificio di sé. Il dono della Riconciliazione offerto da Chavakiah è infatti una consapevolezza che conduce a ri-unirsi: alla vita, al mondo, a tutto ciò che esiste, che ci sia noto o ancora sconosciuto. E' una consapevolezza superiore, in quanto l'uomo comune ignora il fatto che noi stessi siamo, letteralmente, ciò che ci circonda, e nulla esiste se non in funzione di tutto il resto: dunque ogni cosa, noi compresi, è concatenata all'altra; ogni essere è se stesso ed è anche ogni altro.
L'Angelo dell'Abisso a lui contrario si chiama Lamalon e rappresenta il desiderio di vendetta. Causa eccessiva severità, discordia familiare, egoismo, litigiosità. Provoca tensioni e problemi in famiglia, competizione e liti fra fratelli, fino a causare inimicizia e procedimenti legali che si risolvono a danno di tutti. 
Meditazione associata al Nome
La meditazione associata a Chavakiah si chiama chiama "energia sessuale". Secondo la Kabbalah la sessualità è una forza che stimola anch'essa la coscienza superiore ardendo di energia intensa; ma non basta "accenderla" e lasciarsene travolgere: è necessario sintonizzarsi anche con l'essenza spirituale del sesso. Questo Nome è una sorta di chiave d'accensione. Meditazione • Ora, concentrando la tua visione sulle lettere ebraiche della radice del Nome, senza pensare ad altro, respira e, lasciandoti permeare profondamente e a lungo dal suo significato, pronuncia questa intenzione:  per l'energia di questo Nome purifico i miei desideri, così da riuscire a condividere amore ed energia con la persona che amo, mettendo i suoi desideri ancor prima dei miei. Risveglio l'energia sessuale perché essa contribuisca ad elevare tutta la mia esistenza. Torno a riempirmi di tutta la Luce che perdevo restando spento o egoista nei desideri della passione. 

Esortazione angelica
Chavakiah esorta a trascendere le proprie rigidità per coltivare in sè la condivisione, la fiducia, la capacità di fondersi con l'altro e operare per il bene universale da cui discende anche ogni felicità personale.

 Da " Il libro degli Angeli" un bell'esercizio per i giorni di Kawaquiyah (dal 13 al 18 Settembre)

Tira fuori i tuoi vecchi album di fotografie. Vedere com'eri a tre, sei, otto anni dà una sensazione talmente strana: come l'idea che tutto sia ancora possibile, che tanto di quello che avevi dentro debba ancora cominciare a sbocciare.




Già. Chissà cosa direbbe di te quel bambino se ti incontrasse adesso. Sarebbe soddisfatto di avere te come futuro? Forse non tanto. Potresti immaginare che cos'hai, secondo lui, che non va. E' molto probabile che sentiresti un vocino nel petto, poco sopra il cuore: e se lo ascoltassi avrebbe punti di vista molto interessanti.



Poi sarebbe molto utile chiedergli se ha qualche problema che tu potresti risolvergli, adesso, con la tua esperienza del mondo. Forse sì. Qualche vecchio problema dimenticato che ti porti dietro da allora e che quel bambino non avrebbe mai potuto risolvere da solo. E nelle foto riusciresti anche a riconoscerlo quel problema, se non nel bambino, almeno negli atteggiamenti di chi aveva intorno. Adesso, oggi, lo potete superare, insieme, tu e lui.




Carissima me: il Trailer

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