mercoledì 9 ottobre 2013

Onora il padre e la madre

ONORA IL PADRE E LA MADRE

Raha'e'el, l'Angelo degli audaci, ha tra le sue prerogative quella di far superare i conflitti con i famigliari. Di certo la paura della paura è la vittoria del già noto contro l'ignoto, cioè del passato sul futuro: e la personificazione più forte del passato è, per chiunque, la famiglia in cui è cresciuto. Perciò tanti regimi oppressivi hanno posto la famiglia tra i loro valori supremi.
Si obietterà che un comandamento raccomanda di onorare i genitori, cioè di amarli, assecondarli e di rispettarne la volontà; ma così non è: in ebraico, il quarto comandamento dice letteralmente: "senti il peso di tuo padre e tua madre, perché siano lunghi i tuoi giorni sulla terra" ( Esodo20,12): cioè, accorgiti di quanto è oneroso l'influsso del passato, a cominciare da quello paterno e materno! Se no pochi giorni saranno veramente tuoi. Capita che ci voglia molto tempo ( magari quarant'anni, come agli ebrei prima di poter entrare nella Terra Promessa) Perché si arrivi a dar quel giusto peso al passato, a distinguerlo ben dal nostro presente e dal nostro futuro. Solo allora, l'energia rahaeliana può condurci ontano, verso mete che da dove si è giunti non si  vedono ancora.
I. Sibaldi "L'agenda degli Angeli"

ll Quarto Comandamento viene insegnato solitamente in forma abbreviata: «Onora il padre e la madre», e nel corso dei millenni è servito a far sentire in colpa miliardi di adolescenti, per i sentimenti complicati che provavano verso i genitori. E se papà e mamma sono due mafiosi e tu no? Se si sono arricchiti sfruttando la miseria altrui? Li si deve «onorare» lo stesso? Perché, precisamente? Perché secondo alcune religioni la famiglia è più importante dell’individuo? Sicuramente non è così per la religione da cui viene questo comandamento. Se sfogliate la Genesi, l’Esodo e anche i Vangeli, trovate alcune critiche potentissime all’istituzione della famiglia: dai quarant’anni nel deserto (che servirono a eliminare i genitori) fino a frasi di Gesù come «Se uno viene da me e non odia suo padre e sua madre… non può essere mio discepolo» (Luca 14,26). E infatti il quarto comandamento, nella sua forma autentica, ha un senso diverso da quello a cui siamo abituati; è «Dà peso a tuo padre e tua madre, perché siano lunghi i TUOI giorni sulla terra». Cioè: «Comprendi bene chi sono i tuoi genitori, considera attentamente l’influsso che hanno avuto su di te, altrimenti i tuoi giorni non saranno mai veramente tuoi». Il che vale sia per i genitori, sia più in generale per il passato. Solo se si comincia a capirlo – invece di «onorarlo» e basta – si diventa padroni del proprio presente.

  • N.B In effetti "Onorare" significa "Riconoscere" (conoscere nuovamente),E in ebraico è kabed, «dare peso». Torna utile anche il latino: «rispetto» deriva da respicere, che letteralmente è «guardare bene, a giusta distanza».
    Le parole hanno un potere che, se le conosci, diventa tuo.
    Le parole hanno una loro forza che, se la conosci, diventa tua.

Nessun commento:

Posta un commento